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Sono numerosi gli aggettivi che si possono attribuire ad un vino, come ad esempio vino secco, abboccato, corposo, immaturo, nobile, morbido… e possiamo continuare. Ma avete mai assaggiato un vino schietto? Il significato del termine e le sue caratteristiche verranno approfondite in questo articolo. Buona lettura!

Vino schietto: significato

L’aggettivo schietto riferito ad una persona significa lealtà, sincerità e franchezza. Allo stesso modo, in enologia, è schietto un vino che trasferisce sensazioni in maniera diretta. Il significato di vino schietto non si discosta molto da quello di vino in purezza o monovitigno. Infatti, è usato per indicare un vino puro, privo di contaminazioni e non mescolato ad altro. Si tratta di un vino genuino, non annacquato, non tagliato e che rivela integri i caratteri della sua qualità, chiamato anche liscio.

Esistono numerosi tipi di vino, ci sono quelli che sono frutto di differenti uve sapientemente miscelate per creare sapori, profumi e gusti unici, e poi ci sono vini prodotti con un solo tipo di uva, chiamati vini in purezza. Si tratta di vini non ricavati da uvaggio ma composti al 100% da uno specifico vitigno, senza impurità, ma non significa per questo che siano di migliore qualità.

Come riconoscere un vino schietto?

Conoscere le caratteristiche che definiscono un vino è importante per capire come abbinare al meglio tale bevanda ad un piatto.

I vini si differenziano in base al metodo di vinificazione, alle proprietà organolettiche (profumo, colore e aroma), in base all’acidità, al grado alcolico, alla dolcezza, al corpo e ad altri vari parametri.

Sull’etichetta di una bottiglia non si trovano tutte le informazioni relative alle caratteristiche di un vino. Per imparare a valutare le peculiarità del vino è necessario allenare i nostri cinque sensi: tatto, olfatto, gusto, vista e udito. Solo con l’esperienza e degustando tanti tipi di vini si riesce ad affinare le proprie capacità di assaggio e a confrontare bottiglie diverse per riconoscere tutte le differenti sfumature. Alcune caratteristiche che definiscono un vino, come abbiamo detto, sono:

  • l’acidità che si riconosce più facilmente nei vini bianchi;
  • l’alcol etilico che aumenta la sensazione di morbidezza e struttura;
  • la dolcezza e quindi il residuo zuccherino;
  • il corpo o struttura, che viene individuato dai recettori della nostra bocca e che tiene conto dei tannini, del residuo fisso e degli zuccheri presenti.

Un vino schietto ha solitamente un gusto importante e le sue caratteristiche organolettiche sono amplificate al massimo.

Differenza tra vino schietto e vino sfumato

Un vino sfumato è un vino che trasmette sensazioni che non si riescono a definire, l’opposto di un vino schietto che indica invece un vino che trasmette sensazioni in modo diretto ed immediato.

Dopo averlo degustato, bisogna valutare la persistenza, cioè masticare l’aria in bocca e giudicare se gli aromi permangono o svaniscono subito. Se un vino non rilascia sensazioni o le rilascia per meno di 2 secondi è considerato un difetto.

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