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L’Italia, con la sua ricca storia vinicola ospita una forma di coltivazione della vite tanto affascinante quanto impegnativa: la viticoltura eroica. Questo termine evoca immediatamente immagini di vigneti aggrappati a pendii scoscesi, terrazzamenti vertiginosi e condizioni ambientali estreme.

Ma cosa s’intende con “viticoltura eroica”? E quali sono le sfide e peculiarità che contraddistinguono chi pratica quest’arte in Italia?

Approfondiamo meglio l’argomento!

Cos’è la viticoltura eroica?

L’agricoltura eroica, come indica il nome stesso, è una forma di coltivazione particolare che esige uno sforzo e impegno sia da parte degli agricoltori che da parte delle piante, per via delle difficili condizioni ambientali in cui si sviluppano.

La viticoltura eroica però si riferisce alla coltivazione della vite in zone scoscese e complesse da lavorare, ma capaci di produrre vini eccezionali e di qualità, definiti appunto “vini eroici”. Se inizialmente il concetto si applicava a intere regioni, come le Cinque Terre o la Valtellina, il Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura Montana ha di recente stabilito un preciso elenco di requisiti che un vigneto deve possedere per essere considerato eroico:

  • pendenza minima al 30%;
  • altitudine superiore ai 500 metri sul livello del mare;
  • coltivazione su terrazzamenti o gradoni;
  • la crescita su piccole isole.

Le caratteristiche dei vini eroici

I vini detti “eroici”, come accennato, provengono da vigneti che rispecchiano specifici parametri di “eroicità” stabiliti dal CERVIM. Questi ultimi sono il frutto di un’agricoltura impegnativa e manuale che non può avvalersi delle moderne macchine agricole.

Le aree in cui questi vigneti si trovano spesso presentano condizioni climatiche difficili che impediscono o rendono davvero complicato l’utilizzo di mezzi meccanici. Inoltre, nelle isole, la coltivazione è resa ancora più ardua dall’elevata concentrazione di sale nell’aria e nel terreno.

Le sfide della viticoltura eroica

La coltivazione in queste aree, spesso senza possibilità di meccanizzazione, comporta un numero di ore di lavoro per ettaro superiore rispetto alle zone di pianura, portando inevitabilmente a costi di produzione più elevati.

Nonostante ciò, questo genere di coltivazione svolge un ruolo fondamentale nel prevenire il dissesto idrogeologico che colpisce tante regioni montane italiane ed europee, caratterizzate da spopolamento e abbandono dei terreni agricoli.

La viticoltura eroica in Italia

In Italia, la viticoltura eroica è ben radicata, offrendo paesaggi viticoli unici e impegnativi da nord a sud. Da una parte esistono colline con pendenze dolci, come le colline del Valdobbiadene, e numerosi vigneti terrazzati, come in Trentino. Ma è la Valtellina a ospitare la più vasta area di viticoltura alpina italiana, con vigneti che si aggrappano ai pendii montani grazie alla dedizione dei viticoltori.

In Valle D’Aosta, invece, si trovano alcune delle vigne più alte d’Europa, spesso su terreni scoscesi, che producono vini molto profumati.

Coloro che praticano la viticoltura eroica in montagna, affrontano climi rigidi e temperature basse e, proprio grazie a queste temperature, riescono a ottenere vini dolci, intensi e aromatici.

Spostandosi nella zona marittima, invece, i vignaioli coltivano terrazzamenti in pietra lavica a picco sul mare, sfidando caldo e vento per produrre vini ricchi di profumi mediterranei.

Comprendere come le caratteristiche uniche dei luoghi di coltivazione e i metodi agricoli distinti plasmino i vini che gustiamo arricchisce la nostra esperienza. In questo contesto, è importante sottolineare come le Cantine di Dolianova affondino le loro radici in un territorio specifico, nel sud-est della Sardegna, comprendente i comuni di Dolianova, Serdiana, Donori, Ussana e Soleminis.

Proprio in queste basse colline e terreni ondulati del Basso Campidano, caratterizzati da inverni miti e piovosi ed estati calde e secche, i vitigni autoctoni per eccellenza – Cannonau, Monica, Vermentino, Nuragus e Moscato – trovano l’ambiente ideale per maturare e conferire ai vini dell’azienda la loro inconfondibile identità.

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