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La pastiera napoletana è un tipico dolce pasquale e della primavera, nato a Napoli ma apprezzato ormai in tutta Italia e anche all’estero. Si tratta di un dolce complesso e strutturato a base di pasta frolla e un ripieno dal profumo intenso composto da grano cotto, canditi, ricotta e aromi di agrumi. In accompagnamento questo dolce richiede un vino in grado di bilanciare la grassezza della ricotta, con molta persistenza ed aromaticità.

Quando si tratta di vini dolci ci sono tante alternative tra cui scegliere a seconda dei gusti personali e degli ingredienti, per questo non è semplice trovare il vino giusto.

Qual è il miglior vino per la pastiera napoletana? Abbinamento vino e curiosità su questo tradizionale dolce di Pasqua simbolo di Napoli.

Pastiera napoletana e abbinamento vino: 6 proposte

Per esaltare il sapore unico e la ricchezza della pastiera napoletana, l’abbinamento vino classico prevede il Passito, ma non è l’unica opzione. In generale, sono ottimi i vini dolci, aromatici e leggermente freschi per bilanciare la grassezza e la complessità della torta, con una buona componente alcolica.

Per chiudere in bellezza il vostro pranzo di Pasqua o una cena speciale, ecco 6 vini da abbinare alla pastiera napoletana per rendere indimenticabile questa esperienza culinaria.

  1. Passito – Moscato di Sardegna DOC Cantine di Dolianova. Dal profumo ampio e complesso, decisamente aromatico, questo vino al naso esprime un bouquet di fiori d’acacia passiti, confettura di albicocca, agrumi canditi (che richiamano l’arancia candita presente nella pastiera) e dolci note vanigliate e speziate sul finale. Presenta un gran corpo e una buona sapidità che bilancia le sensazioni dolci.
  2. Moscato. Dal sapore dolce ed equilibrato, il nostro Moscato di Sardegna DOC dal colore giallo dorato accompagna al meglio i sapori della pastiera napoletana. Ha un profumo decisamente aromatico, al naso offre un bouquet ampio e ricco, caratterizzato da note mielose e speziate. Il suo sapore è dolce ed equilibrato. Il Moscato è un vino tradizionalmente da fine pasto, adatto ai dessert e da servire alla temperatura di 10-12°C.
  3. Vini frizzanti dolci e aromatici, come ad esempio un calice di Dolì firmato Cantine di Dolianova che è perfetto in abbinamento alla pastiera napoletana. Dal colore giallo paglierino tenue e dal profumo intenso, fresco e fruttato, con note di mandorle e di fiori bianchi, ha un sapore morbido e fruttato con una persistente nota di freschezza che sgrassa la ricotta contenuta nella torta.
  4. Vini liquorosi. Accanto alla pastiera napoletana provate a servire un vino liquoroso dolce con aromi di uva passa, cannella e note speziate.
  5. Malvasia si sposa benissimo con i profumi e il gusto della pastiera napoletana. Esistono diversi tipi di questo vitigno: a bacca bianca, rossa o rosa, ci sono vini bianchi, rossi, fermi, secchi, dolci e frizzanti. Degustate un bicchiere dello Spumante Cáralis Demi sec di Cantine di Dolianova, 100% Malvasia Sarda con le sue delicate e fragranti note di frutti a polpa gialla. Ben equilibrato tra acidità e zuccheri, ha un retrogusto leggermente amarognolo.
  6. Vino rosso, come il nostro Terresicci. I suoi profumi intensi di ribes e ciliegia con fini note speziate di cannella si abbinano splendidamente alla pastiera donando un tocco di eleganza.

Mangiate una fetta di Pastiera napoletana e scegliete uno di questi vini in abbinamento, l’esperienza pasquale diventerà ancora più bella!

Origine della ricetta del dolce simbolo della Pasqua

Le origini della pastiera risalgono ai riti pagani che festeggiavano la primavera e la tradizione vuole che venga preparata in anticipo, non oltre il Venerdì Santo, per far amalgamare al meglio i vari ingredienti.

Secondo una leggenda, la ricetta della pastiera è stata creata dalle sirene per ammaliare Ulisse con i suoi aromi. Secondo un’altra storia l’origine si deve alla sirena Partenope. Ogni primavera emergeva dalle acque per salutare il popolo di Napoli con canti d’amore. In segno di ringraziamento gli abitanti le offrirono ricotta, l’acqua dei fiori d’arancio e il grano cotto nel latte. La sirena mise le offerte in fondo al mare ai piedi degli dei i quali mescolando gli ingredienti realizzarono così la pastiera. Ma vediamo come prepararla.

Come fare la pastiera napoletana

Visti i tempi di cottura e le 12 ore di riposo, si consiglia di preparare questo dolce in anticipo.

Cuocete 300 grammi di grano nel latte con una scorza di arancia e un cucchiaio di zucchero. Mescolate fino a quando il latte non si sarà assorbito e fare raffreddare.

In una terrina capiente mescolate la ricotta con lo zucchero. Dovrà risultare un composto morbido privo di grumi.

Unite 2 uova, un tuorlo, la scorza grattugiata di un’arancia e un limone e un pizzico di sale. Usando un cucchiaio di legno mescolate e aggiungete i candidi e l’acqua di fiori d’arancio.

A questo punto versate il grano freddo e mescolate. Quando l’impasto sarà omogeno, lasciate riposare in frigorifero.

Nel frattempo, potete preparare la pasta frolla. Una volta pronta, avvolgetela nella pellicola trasparente e tenete in frigo.

Stendete la pasta (non tutta) in una tortiera. Mettete il ripieno all’interno e stendete la restante frolla per ricavare delle strisce. Formate dei rombi come decorazione. Infornate a 180° in forno caldo per circa 1 ora e 20 minuti. Lasciate riposare per 12 ore e poi gustate la pastiera napoletana in abbinamento al vino giusto!

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