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Sono tra le bottiglie italiane più amate e conosciute anche all’estero, da sempre protagoniste delle tavole delle feste. Stiamo parlando del moscato e del prosecco, entrambi vini tipici dell’area mediterranea con alle spalle una tradizione di produzione millenaria.

Ma se vi trovaste davanti questi due vini sapreste riconoscerli?

Forse i meno esperti avrebbero qualche difficoltà. Parliamo delle caratteristiche dei due vini e scopriamo qual è la differenza tra moscato e prosecco.

Vini moscato: caratteristiche

Il moscato è un vino passito prodotto dai vitigni Moscato appunto, che possono essere sia a bacca bianca che nera e sono originari dei paesi ad est del Mediterraneo. Da lì si sono poi diffusi nel tempo in numerose colonie della Magna Grecia.

La parola “moscato” deriva da muscus che significa “muschio”. Il suo aroma, infatti, richiama quello della noce moscata o del muschio da cui deriva l’unicità del suo profumo, ed è un vino lavorato in modo che possieda un alto contenuto di zucchero (viene vinificato spumantizzato in autoclave così che mantenga fragranza e freschezza). In genere, i vini moscati sono dolci, ma esistono delle versioni dal corpo secco e deciso.

Il nostro Moscato di Sardegna DOC, prodotto dalle Cantine di Dolianova, ha un sapore dolce ed equilibrato, ideale da sorseggiare a fine pasto, abbinato a dolci secchi, come anche il nostro Passito – Moscato di Sardegna DOC, ottenuto da uvaggi 100% Moscato.

Parlando di accostamenti, gli alimenti con cui si abbina meglio il vino moscato sono i dolci come budini, mousse, crepes con marmellate e confetture, frutta a guscio, biscotti asciutti, ma anche salumi, carni bianche e secondi a base di pesce. Provatelo anche con il sushi per un connubio azzardato!

Il prosecco: caratteristiche

Il prosecco è un vino bianco DOC o DOCG (quella del Montello e dei Colli Asolani o il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene). All’anno vengono prodotte in Italia più di 400 milioni di bottiglie! Il merito del suo successo probabilmente deriva dal fatto che si adatta a tante occasioni e abbinamenti.

La denominazione prosecco comprende diverse versioni: frizzante, ferma o tranquilla e spumante. Dunque, il prosecco può essere uno spumante ma non necessariamente lo è. La versione frizzante richiede una breve rifermentazione in bottiglia primaverile per essere poi consumato nei mesi estivi ed autunnali. La versione ferma o tranquilla, invece, è un bianco fermo, delicato, dal colore giallo paglierino ideale per antipasti o primi leggeri.

C’è poi la classificazione che riguarda il residuo zuccherino e quindi si distingue tra prosecco dry, extra dry, brut ed extra brut.

Ora che abbiamo sinteticamente descritto le caratteristiche di entrambi, vediamo qual è la principale differenza tra moscato e prosecco.

Qual è la differenza tra moscato e prosecco?

A livello visivo entrambi sono noti soprattutto come vini bianchi, ma hanno numerose differenze per quanto riguarda il bouquet, il perlage (ovvero l’effervescenza), il metodo di lavorazione, le uve impiegate e i piatti con cui meglio degustarli. Ecco le principali:

  • Una differenza tra moscato e prosecco è che nel moscato è assente il perlage e si preferiscono le uve Pinot e Chardonnay, mentre nel Prosecco si impiegano almeno l’85% di vitigni Glera e solo con metodo Charmat. Gli altri vitigni ammessi sono il Pinot grigio o nero o bianco e il Verdiso.
  • Per produrre il moscato l’uva viene lasciata sulle viti oltre il punto di maturazione per concentrare maggiormente aromi e zuccheri negli acini; il risultato è un vino particolarmente dolce e profumato.
  • Per il prosecco l’unica zona di produzione ammessa è un’area ristretta tra Friuli e Veneto e nella sua produzione, come abbiamo detto, predominano le uve da vitigno Glera. Il vino, in generale, viene prodotto tramite la fermentazione alcolica: gli zuccheri naturalmente presenti nell’uva si trasformano in alcol e anidride carbonica. Il gusto è aromatico, fruttato, a volte amabile, con un leggero retrogusto amaro e di legno. Del vino moscato, invece, ci sono tanti tipi quante le zone da cui proviene l’uva utilizzata.
  • Il prosecco si sposa meglio con il pesce, verdure, alcuni tipi di formaggi e salatini ed inoltre può essere usato per preparare alcuni risotti, cocktail o per profumare dei dolci. Si può gustare anche da solo per un’occasione speciale.

Ciò che accomuna il moscato e il prosecco è l’alto livello qualitativo, riconosciuto da marchi DOC e DOCG attribuiti a diverse varietà.

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