È impossibile stabilire con certezza la data di scadenza di un vino. Alcuni con il tempo perdono il gusto, altri invece acquisiscono tono e sfumature. Sull’etichetta della bottiglia di vino non è obbligatorio riportare la data di scadenza. Si possono però fare delle previsioni in base alla tipologia di vino e stabilire perciò il periodo entro il quale è consigliabile degustarlo.
Se conservato nelle condizioni ideali, senza variazioni di temperatura e di luce e senza essere sottoposto a brusche vibrazioni, il vino si deteriorerà più lentamente. Vediamo nel dettaglio quanto dura una bottiglia di spumante e come conservarlo al meglio.
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Scadenza dei vini spumanti
Non esiste una vera e propria data di scadenza, ma un tempo massimo entro il quale lo spumante va consumato. Entro tale periodo il produttore garantisce uno spumante conforme agli standard di qualità e gusto del prodotto.
Ti hanno regalato una bottiglia di spumante e l’hai lasciata in cantina per un bel po’ di tempo? Se ti stai domandando quanto dura una bottiglia di spumante, sei nel posto giusto!
Metodo classico e metodo Charmat
Occorre innanzitutto fare una distinzione tra spumanti prodotti con metodo classico e quelli ottenuti con metodo Charmat. Nel primo caso è necessario verificare la data di sboccatura, il processo che consente di eliminare il lievito residuo della fermentazione. Da quel momento, lo spumante dovrà essere bevuto il prima possibile, entro 6 mesi o 1 anno al massimo, in modo che non perda la sua tipica effervescenza. Molti produttori consigliano di consumare la bottiglia entro i 2 anni dalla data di sboccatura riportata in etichetta sul retro, al fine di preservarne le caratteristiche organolettiche.
Se si tratta, invece, di vini spumanti ottenuti con metodo Charmat, si consiglia di consumarli entro 1-2 anni dalla data di imbottigliamento.
Spumante dolce o secco?
Il tempo di conservazione della bottiglia di spumante varia anche a seconda che si tratti di spumante dolce o secco.
Gli spumanti dolci e aromatici possono essere conservati per un anno al massimo dal loro imbottigliamento.
Gli spumanti secchi, come ad esempio il Cáralis demi sec Malvasia Sarda firmato Cantine di Dolianova, vanno consumati al massimo entro 2 anni.
Tutto dipende da come si conserva lo spumante. Rispettare i parametri di temperatura, luce, umidità, è fondamentale per mantenere in perfetto stato uno spumante e qualsiasi tipo di vino.
Le caratteristiche della bottiglia e del tappo permettono di garantire la massima qualità. Per poter gustare un vino dalle caratteristiche organolettiche immutate, è fondamentale conservare in maniera corretta le bottiglie di spumante. Ecco come fare.
Come conservare le bottiglie di spumante
Conservare il vino adeguatamente ti garantirà di gustare un buon bicchiere di spumante anche dopo anni dall’acquisto. Basta seguire questi pochi e preziosi consigli:
- La posizione: per conservare lo spumante e qualsiasi bottiglia di vino è bene posizionarla orizzontalmente, coricata su un fianco, in modo che il liquido possa bagnare il tappo. Così il tappo resta umido ed impedisce all’aria di penetrare. Per qualche mese, le bottiglie di spumante si potrebbero conservare anche in posizione verticale, in quanto la pressione e l’anidride carbonica inumidiscono il tappo ed evitano infiltrazioni d’aria. Ma la posizione orizzontale è quella più efficace e sicura.
- La temperatura. Quella ideale è tra i 10 e i 12 gradi. Ogni produttore di solito fornisce delle specifiche indicazioni. Da evitare luoghi caldi o troppo freddi come freezer o frigoriferi a basse temperature che farebbero seccare il tappo, favorendo l’ossidazione del liquido. La temperatura di servizio consigliata è, invece, di 6-8 gradi centigradi, come per il nostro Cáralis Spumante Brut nature metodo classico, 100% Vermentino.
- L’umidità. Per le bottiglie di spumante la percentuale di umidità standard è compresa tra 50% e 70%. È un fattore importante, perché permette al tappo di conservare buona elasticità e aderenza al vetro, una bassa umidità lo farebbe seccare e restringere col rischio di far entrare l’aria. Controlla l’umidità del luogo in cui si trovano le bottiglie.
- La luce: ha degli effetti nocivi sul vino, per questo bisogna mettere le bottiglie in un luogo buio e lontane da fonti luminose. I raggi ultravioletti tendono a deteriorare il vino, perché generano delle reazioni energetiche che causano precipitazioni di sali e di tartaro. Infatti, lo spumante è imbottigliato in contenitori di vetro con colorazioni scure che lo tutelano dalle radiazioni solari.
- Il luogo di conservazione. L’ideale sarebbe una cantina, oppure una cantinetta o armadi climatizzati pensati apposta per conservare il vino. Da evitare luoghi in cui sono conservati altri alimenti come salumi e formaggi, i cui odori potrebbero alterare quelli del vino.