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Il vino è un elemento vivo, in continua evoluzione, che matura con il tempo ma altrettanto rapidamente può deperire prima di giungere al suo completo sviluppo.

Non tutte le bottiglie e le tipologie di vino sono, infatti, adatte all’invecchiamento ma richiedono di essere aperte dopo pochi mesi dalla loro conservazione per essere apprezzate.

Il momento migliore per aprire una bottiglia di vino corrisponde, in sostanza, con l’apice del suo sviluppo, a sua volta influenzato dalla modalità di conservazione, che può determinarne la qualità o, al contrario, provocarne il decadimento.

Prima di entrare nel dettaglio dell’argomento e capire quanto dura il vino in bottiglia chiusa, apriamo una parentesi per approfondire i concetti di longevità e di affinamento, caratteristiche che interessano alcuni vini più di altri e da cui si può capire quanto conservare una bottiglia di vino.

Quanto dura una bottiglia di vino: longevità e affinamento

La durata di un vino nel tempo è strettamente legata ad alcune sue caratteristiche intrinseche, tra queste la longevità, a sua volta determinata dalla presenza di sostanze quali acidi, tannini, minerali e zuccheri.

I vini più longevi sono quelli che contengono una percentuale maggiore di queste componenti, a loro volta strettamente collegate alle caratteristiche del vitigno e alle tecniche di vinificazione o alla maturazione in botte che precede l’imbottigliamento.

Un vino di buona tannicità, pertanto, maturato in botti di legno, tenderà a conservarsi più a lungo rispetto ad un vino giovane e dotato di bassa acidità, affinato in botti di acciaio.

L’acidità è infatti una delle principali caratteristiche di un vino longevo, da cui dipende la durata di una bottiglia.

In secondo luogo la presenza dei tannini, sostanze dotate di elevate proprietà antiossidanti, consente di preservare nel tempo le proprietà organolettiche di un vino, che riesce così ad evolvere ed affinarsi.

L’affinamento è il processo di maturazione che il vino compie fino a raggiungere il suo apice di sviluppo, dopo il quale è possibile aprire la bottiglia di vino per degustarlo al massimo delle sue potenzialità.

Perché ciò avvenga è indispensabile rispettare le modalità di conservazione delle bottiglie all’interno di un ambiente che rispetti determinati requisiti, come una cantina.

Quanto dura il vino in una bottiglia chiusa: l’affinamento in cantina

L’affinamento di un vino in cantina deve avvenire nel rispetto di condizioni specifiche che ne garantiscano la maturazione e l’evoluzione e ne ostacolino il decadimento.

Per conservare al meglio il vino in attesa che migliori ed esprima il meglio delle sue potenzialità per poter essere degustato è indispensabile che la cantina soddisfi alcuni importi requisiti, che si possono sintetizzare in 5 punti:

  • Umidità: dovrà essere compresa tra il 65% e il 75%. Tassi di umidità troppo elevati possono provocare la diffusione di microorganismi nella superficie esterna della bottiglia rischiando la contaminazione del tappo.
  • Temperatura: essa dovrà essere mantenuta costante intorno ai 12°C-15°C, senza sbalzi termici;
  • Luce: la bottiglia dovrà essere tenuta al riparo dalla luce diretta e dai raggi ultravioletti;
  • Posizione della bottiglia: l’inclinazione della bottiglia dovrà essere di 5°, rigorosamente in posizione orizzontale;
  • Vibrazioni: la bottiglia dovrà essere protetta da oscillazioni di qualsiasi natura che rischiano di comprometterne l’integrità.

Con il passare del tempo, se si rispettano i requisiti ideale di conservazione, in condizioni di equilibrio con l’ambiente di conservazione, il vino matura un miglioramento, raggiungendo un valore massimo nella sua curva di evoluzione che non andrebbe mai superato per non incorrere in uno scadimento delle sue qualità.

Ecco quanto dura un vino in condizioni di perfetta conservazione e quanto dura una bottiglia chiusa a seconda del tipo di vino.

Quanto dura una bottiglia chiusa: tempi di maturazione dei vini

La durata di una bottiglia di vino è strettamente legata a due fattori fondamentali ossia la tipologia del vino e la qualità della conservazione della bottiglia.

Se da una parte abbiamo già analizzato le condizioni ideali per conservare una bottiglia di vino chiusa, ora ci resta da analizzare quanto dura il vino in una bottiglia chiusa in base alle sue caratteristiche:

Vino bianco

I vini bianchi giovani andrebbero bevuti entro sei mesi o al massimo entro un anno, insomma pochi mesi dopo la vendemmia. Se è vero che 15-24 mesi dalla vendemmia è il limite consigliato per questa tipologia di vini, è altrettanto vero che molto dipende anche dall’annata e dalla loro struttura.

I vini bianchi più strutturati, infatti, possono anche essere degustati dopo una conservazione in cantina che oscilla dai tre ai quattro anni.

Vino rosato

Questa tipologia di vini si accosta molto a quella dei bianchi, ai quali vengono spesso sostituiti negli accostamenti gastronomici.

Questo per la particolare tecnica di vinificazione, che richiama quella dei vini a bacca bianca e che conferisce ai vini rosati le inconfondibili caratteristiche organolettiche, tra cui un’intensa profumazione ed un’elevata aromaticità.

Nonostante questo, a differenza dei bianchi, i vini rosati non possono in alcun caso subire processi di invecchiamento e il tempo massimo di conservazione arriva massimo a due anni dalla vendemmia.

Vino rosso

Per i vini rossi, ad eccezione dei novelli o di quelli frizzanti, è indispensabile l’invecchiamento.

Una bottiglia di vino rosso può essere conservata più o meno a lungo a seconda dell’annata, del vitigno e della zona di produzione.

In linea di massima un vino rosso in una bottiglia chiusa, se di medio corpo, dovrà essere consumato nell’arco di tre o quattro anni, ma se si tratta di un rosso da invecchiamento avrà bisogno di più tempo per affinare le sue qualità e può essere degustato anche 15 anni dopo la vendemmia.

Vino novello

Il vino novello viene prodotto con la macerazione carbonica delle uve intere che gli conferiscono una particolare fragranza e caratteristiche di freschezza. Proprio queste caratteristiche rendono i vini novelli bevibili al massimo entro i primi sei mesi dalla vendemmia.

Vino spumante

I vini spumanti ottenuti con metodo classico, ossia fermentati in bottiglia, devono essere consumati entro sei mesi o al massimo un anno, in quanto la separazione dal lievito provoca il deterioramento delle loro qualità.

È importante controllare la data della sboccatura ossia il periodo di esclusione dal lievito che si deposita sul collo della bottiglia per capire quanto tempo dovrò trascorrere prima di aprirla, in tutti gli altri casi gli spumanti devono essere consumati quanto prima per non perdere la loro caratteristica effervescenza.

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