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Il vino è utilizzato in cucina in diverse preparazioni: brasati, risotti, secondi piatti di pesce, per accompagnare la carne, nella preparazione di salse, per sfumare in cottura e cioè per irrorare la pietanza, e nella marinatura dei cibi per conferire morbidezza e togliere il gusto “selvatico”.

I vini non sono tutti uguali e a seconda del piatto che si intende realizzare bisogna scegliere quello giusto. Ad esempio, quale vino bianco per cucinare il pesce o le carni bianche?

Scopriamo insieme quale usare per non compromettere la riuscita del piatto.

Perché cucinare con il vino bianco

Il vino in cucina viene usato per insaporire, per dare un tocco in più, per donare acidità e corpo agli alimenti. Se si usa un vino scadente o con difetti si rischia di aggiungere aromi e sapori sgradevoli alla pietanza, perciò è importante impiegare un vino che sia stato conservato correttamente.

Il vino bianco è utilizzato per la sua acidità che non evapora in cottura e quindi conferisce sapore. Se si vuole contrastare l’acidità basta aggiungere amidi o grassi oppure la carne. I cibi cucinati con il vino possono essere consumati ovviamente anche dai bambini perché l’alcol tende ad evaporare e quindi il cibo non diventa alcolico!

Generalmente i vini bianchi vengono utilizzati nella preparazione di primi piatti quali zuppe e risotti, secondi piatti a base di pesce e verdure e carni bianche; invece, i vini rossi sono più indicati per la preparazione di carni rosse, brasati, stufati e arrosti.

Quando si vuole donare un tocco di leggerezza al piatto il segreto è usare il vino bianco, che grazie al suo grado alcolico moderato riesce ad equilibrare e a deglassare la componente grassa delle preparazioni; inoltre, spesso sono molto profumati e conferiscono aroma al piatto.

Quando aggiungete il vino al liquido di cottura, ricordate che quando inizia a bollire a basse temperature i tempi si accorciano per via dell’acidità del vino ed è perciò importante tenere sotto controllo la pentola per evitare che la pietanza si secchi.

Quale vino bianco usare per cucinare: consigli

Arriviamo al dunque e vediamo quale vino bianco per cucinare è il più indicato.

Per la cottura sono ideali i vini bianchi secchi perché hanno un contenuto zuccherino basso e un sapore sottile che non copre quello del piatto.

Per pietanze a base di coniglio, pollame, maiale e per i dessert si consiglia di utilizzare i vini bianchi più giovani e dolci.

I vini aromatici si possono usare per piatti a base di pesce, crostacei e frutti di mare, per i pesci grassi vanno bene anche vini dagli odori erbacei o marini.

I vini dolci sono perfetti per preparare la pasta frolla, macedonie e composte.

In generale, è preferibile usare per cucinare un vino bianco giovane o un novello.

Dopo aver utilizzato il vino nella ricetta, ad esempio, per marinare carni bianche, potete accompagnare il piatto a tavola con un buon bicchiere di vino Dolia Vermentino di Sardegna DOC, firmato Cantine di Dolianova.

Come fare una salsa con il vino bianco

  • Versate un bicchiere di vino bianco secco poco acido in un tegame e fate ridurre a fuoco basso per concentrare il sapore.
  • Aggiungete del burro o dell’olio d’oliva per ottenere una salsa cremosa e saporita.
  • Insaporite con erbe aromatiche, cipolle o aglio.
  • Aggiungete un po’ di panna e del succo di limone.

Assaggiate e regolate di sale. La salsa è pronta per condire la vostra pietanza a base di carne.

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