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Sappiamo che da secoli l’uomo coltiva la vite e produce il vino con tecniche che via via si sono affinate fino a quelle che conosciamo oggi. Vi abbiamo già parlato di come bevevano il vino i Romani, e oggi parleremo di un’altra curiosità: la scoperta della più antica traccia di vino rinvenuta. Siete curiosi di conoscere qual è il vino più vecchio del mondo?

Il vino più vecchio del mondo proviene dalla Georgia

Dobbiamo fare un viaggio indietro nel tempo di millenni. Il vino più vecchio del mondo ha 8000 anni e le sue tracce sono state scoperte, da un team di ricercatori del museo nazionale georgiano guidati da David Lordkipanidze, in frammenti di otto vasi di terracotta risalenti al periodo del Neolitico (6.000 a.C.).

I vasi sono stati trovati in due siti archeologici nei pressi di Tiblisi, capitale della Georgia, nel Caucaso meridionale. Dalla loro analisi risulta la presenza di composti chimici, quali l’acido tartarico, malico, citrico e succinico, prove evidenti dell’antica presenza del vino al loro interno. Queste tracce testimoniamo il più antico esempio di produzione di vino al mondo: si tratta di Vitis vinifera, la nostra vite comune o vite euroasiatica.

Questo vino è rientrato così nel Guinness World Record, battendo il precedente primato detenuto dall’Italia. Infatti, prima di questa scoperta, nel 2016 in provincia di Agrigento furono rinvenute tracce di un vino risalente a 6 millenni fa (all’età del Rame). E sempre in Italia, in Sardegna (la terra dove si trovano le nostre Cantine di Dolianova) nel 1993 è stato recuperato un torchio sul Monte Zara, nei pressi di Monastir, che conteneva i residui di un vino prodotto circa 3 mila anni fa dalla popolazione nuragica.

Gli ultimi studi hanno confermato come il Caucaso, specialmente la zona tra il mar Caspio e il Mar Nero, sia stato la culla della viticoltura mondiale. Non è un caso forse che il nome della regione derivi dal greco georg (γεωργ), che indica l’agricoltura.

Le tipiche anfore d’argilla “Qvevri”, all’interno delle quali avviene l’affinamento dei vini, sono ad oggi Patrimonio dell’Unesco.

Il vino nei tempi antichi probabilmente serviva anche come medicinale, in grado di alterare la mente; divenne fulcro di culti religiosi, elemento dell’alimentazione, delle economie e della società in generale.

Ci sono diverse zone, ad esempio nel Vicino Oriente, ancora da esplorare e la storia del vino potrebbe sorprenderci con altre interessanti scoperte.

Qual è il vino più antico che si può bere?

Abbiamo visto che le tracce del vino più vecchio del mondo risalgono a 8 mila anni fa. Ma gli appassionati del nettare degli dèi saranno entusiasti nel sapere che ne esiste uno che detiene il Guiness World Record in quanto ancora in produzione.

Si tratta del vino Commandaria, un passito prodotto già dall’800 a.C., il cui nome si deve alla zona di produzione la Grande Commanderie, nella quale i cavalieri dell’Ordine di San Giovanni costruirono nel 1210 il castello Kolossi. Secondo la storia, pare che questo vino fosse tanto apprezzato da Riccardo Cuor di Leone che lo definì “il vino dei re, il re dei vini”.

Il Commandaria è prodotto nell’isola di Cipro solo con gli uvaggi autoctoni Xynisteri e Mavro (rispettivamente uva bianca e rossa), esclusivamente all’interno della zona definita Regione della Commandaria, situata sulle pendici meridionali dei Monti Troödos, che comprende 14 villaggi. Per legge, viene invecchiato per almeno 2 anni in botti di quercia.

Il prezzo di una bottiglia di vino Commandaria si aggira intorno ai 40 euro e va servito a una temperatura tra 6° e 9°.

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