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I vini Triple A rappresentano una filosofia e un approccio alla produzione vinicola che promuove la qualità, l’autenticità e l’individualità del vino.

Questo concetto è stato formulato in un manifesto noto come Agricoltori, Artigiani, Artisti (da qui, appunto, Triple A) che sottolinea l’importanza di tre elementi chiave per ottenere un grande vino: agricoltura, artigianato e arte (vedremo meglio in seguito cosa racconta ognuna di queste parole).

In questo articolo, esploreremo da vicino qual è il significato di vino Tripla A, quali sono i principi fondamentali che guidano la produzione di questo vino e, per concludere, ci soffermeremo meglio sull’obbiettivo del manifesto e le ragioni che hanno portato alla sua nascita.

Buona lettura!

Agricoltori Artigiani Artisti: il significato del vino Tripla A

Abbiamo già accennato che le tre A stanno per Agricoltori Artigiani Artisti. Ma cosa vogliono comunicare queste tre parole? Soffermiamoci da vicino su ognuna di esse.

  • La prima “A” del vino Triple A rappresenta gli Agricoltori. Questo sottolinea l’importanza di coltivare il vigneto in modo naturale e sostenibile. Gli agricoltori sono gli unici capaci di instaurare un rapporto diretto uomo-vite, permettendo all’uva di crescere in modo sano e maturo senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi. L’obiettivo è coltivare le viti esclusivamente con interventi agronomici naturali.
  • La seconda “A” si riferisce agli Artigiani, poiché durante il processo produttivo viticolo ed enologico è neccessario fare uso di capacità e metodi artigianali. Questo significa che il vino deve essere prodotto in modo da preservare la struttura originaria dell’uva e senza alterare la sua identità. Gli artigiani vinicoli cercano di lavorare con il massimo rispetto per l’unicità dell’uva e il territorio di provenienza.
  • L’ultima “A” rappresenta gli Artisti, sottolineando l’importanza della sensibilità artistica dei produttori di vino. Solo produttori che rispettano il proprio lavoro e le proprie idee possono creare un vino eccellente, che rifletta i caratteri distintivi del territorio e del vitigno. L’arte nella produzione vinicola si esprime nella capacità di estrarre e mettere in evidenza le sfumature e le peculiarità di ogni vigneto.

I principi fondamentali dei vini Triple A

Il manifesto del vino Tripla A definisce un decalogo di principi che devono essere seguiti per produrre vini che rispondano a questa filosofia:

  1. Selezione manuale delle viti future.
  2. Coltivazione naturale: i produttori devono coltivare i vigneti senza l’uso di sostanze chimiche di sintesi e nel rispetto dei cicli naturali della vite.
  3. Le uve utilizzate devono essere mature e sane: le uve devono essere raccolte a maturazione fisiologica e in condizioni di perfetta salute.
  4. Nessun additivo chimico nei mosti: ai mosti non devono essere aggiunti né l’anidride solforosa, né altri additivi (atta eccezione per minime quantità di anidride solforosa al momento dell’imbottigliamento).
  5. Utilizzo di lieviti indigeni: si devono usare solo lieviti indigeni, senza ricorrere ai lieviti selezionati (i quali stanno portando a vini sempre più simili fra di loro in tutto il mondo).
  6. Nessun intervento chimico o fisico invasivo: gli interventi chimici o fisici prima e durante la fermentazione alcolica sono vietati, fatta eccezione per il controllo delle temperature.
  7. Maturazione sulle fecce fini: il vino deve maturare sulle proprie “fecce fini” fino all’imbottigliamento.
  8. Nessuna correzione dei parametri chimici.
  9. Nessuna chiarifica o filtraggio: non deve essere eseguita la chiarifica e il filtraggio prima dell’imbottigliamento.
  10. Espressione autentica del terroir: i vini Triple A cercano di rappresentare al meglio l’identità del terroir di provenienza.

Vini Tripla A: la mission del movimento

Le Triple A sono una filosofia di produzione vinicola introdotta nel 2003 da Velier, un distributore di vini.

L’obiettivo di questa iniziativa è produrre vini che riflettano il territorio e il produttore, abbracciando le caratteristiche distintive di ciascun luogo. Per raggiungere questo obiettivo, i produttori Triple A utilizzano, come abbiamo visto nel paragrafo precedente, solo lieviti indigeni per le fermentazioni, rifiutando i lieviti selezionati che possono omogeneizzare il sapore del vino.

L’innovazione tecnologica ha reso possibile produrre vini di alta qualità in molte parti del mondo, tutti simili fra di loro e difficilmente differenziabili. La sfida dei produttori Triple A, al contrario, è mantenere un legame autentico con il territorio e la tradizione. Questa filosofia non è solo una linea commerciale ma è diventata un marchio di qualità, dimostrando che il futuro del vino potrebbe risiedere nella sua imperfezione, che porta con sé la storia e l’autenticità di un luogo.

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