fbpx

Il vino ha delle regole ben precise che vanno seguite se si vuole godere pienamente dell’esperienza gustativa.

Il primo che ha parlato delle buone maniere da seguire a tavola con il vino è stato Giovanni Della Casa nel libro “Galateo” pubblicato nel 1557, un grande successo tanto da essere il libro più ristampato al mondo.

Se state pensando di organizzare una cena degustazione, un pranzo con amici o volete fare bella figura al ristorante, memorizzate le principali regole del Galateo del vino per sapere come servirlo in modo corretto.

Ogni vino ha il suo calice

Vietati i bicchieri di plastica, quelli ideali per il vino sono di cristallo e con lo stelo lungo. In alternativa al cristallo, si può optare per una buona qualità di vetro. La tipologia di calice può influire sul gusto e sulla percezione olfattiva per cui è molto importante scegliere la giusta tipologia per ogni tipo di vino:

  • Per i vini rossi è preferibile un bicchiere più grande e svasato che consente una maggiore ossigenazione così da tirare fuori la loro complessità. Ballon piccolo o gran ballon a seconda dell’invecchiamento o il Borgogna se è corposo.
  • Per i vini bianchi sono adatti i calici lunghi con poca pancia, così da esprimere la loro freschezza e le note fruttate. C’è quello a tulipano, ideale per i vini freschi e leggeri, o il bicchiere renano per i vini meno giovani e più complessi.
  • Gli spumanti vanno serviti in un bicchiere a coppa se si tratta di spumanti dolci, mentre quelli secchi nella flûte, alta e stretta.

Come avrete notato nei ristoranti, si mettono a tavola almeno tre bicchieri (uno per il vino rosso, uno per il vino bianco e uno per l’acqua). Volendo si può aggiungere quello per lo spumante. Vanno posizionati in obliquo alla destra del piatto.

Come si tiene? Il calice va tenuto per il gambo, senza sollevare il mignolo, nei pressi della base per evitare con le mani di alterare la temperatura del vino.

Come abbinare il vino al cibo secondo il Galateo

In generale, si dovrebbe aprire il menu con i vini bianchi perché hanno una gradazione inferiore, sono ideali con gli antipasti e una prima portata poco complessa, poi si procede con i rosati eventualmente e, infine, con i rossi iniziando dai più giovani.

Alcune regole per l’accostamento dei piatti sono: abbinare i vini corposi ai cibi ricchi, mentre un piatto più leggero a vini più delicati. Se la pietanza è speziata anche il vino deve possedere la stessa aromaticità. Vini freschi o frizzanti sono ottimi con le fritture perché in grado di pulire il palato.

Ad esempio, il nostro Perlas, Nuragus di Cagliari DOC, si abbina ad antipasti e primi piatti non coperti da condimenti forti, a crostacei e pesci nobili. Un vino dal colore giallo paglierino chiaro, dal profumo fresco e garbatamente fruttato.

Alla fine del menu possiamo passare ad un vino dolce, come un Moscato o un Passito.

Come servire il vino

Secondo il Galateo del vino, la bottiglia si apre senza ruotarla, con l’etichetta rivolta al cliente se parliamo di servizio al ristorante. Tolto il tappo delicatamente, senza botti se non in alcune occasioni come il Capodanno, si annusa il vino per controllare eventuali imperfezioni.

Il vino va servito all’arrivo della prima portata, prima alle donne, poi agli uomini e per ultimo ai padroni di casa, ovvero voi stessi. Per quanto riguarda il fattore anagrafico, si servono per ultimi quelli più giovani.

Il tappo andrebbe lasciato sul vassoio di servizio al fine di far controllare agli ospiti la sua integrità, mentre l’involucro non si lascia nel tavolo. Servite il vino tenendo la bottiglia all’altezza dell’etichetta, lasciandola in vista e mai dal collo, posizionandovi alla sinistra del commensale, senza toccare il bicchiere.

Il bicchiere non va riempito oltre i due terzi della sua altezza. I calici grandi per i vini rossi possono essere riempiti per un terzo.

Per quanto riguarda la temperatura di servizio dei vini, oscilla da un minimo di 6-8 gradi per i bianchi e gli spumanti e 18-20 gradi per i vini rossi più corposi, come il Blasio – Cannonau di Sardegna DOC Riserva firmato Cantine di Dolianova.

Il momento della degustazione

Secondo il bon ton, il cin cin non è una buona maniera, meglio alzare i calici verso il centro del tavolo e dire “alla salute” o una frase adatta all’occasione. Quindi no allo scontro dei bicchieri anche perché se sono di cristallo non è propria una buona idea, è sufficiente che si sfiorino o simulino un avvicinamento.

Il Galateo del vino vieta anche di richiamare l’attenzione sbattendo le posate sui bicchieri. Sorseggiate con calma, senza roteare troppo il calice. È preferibile versare vini diversi in bicchieri diversi, al massimo nelle occasioni informali si può sciacquare il calice prima di riempirlo con l’altro vino.

Ultima raccomandazione: quando finisce la bottiglia, non capovolgetela nel cestello del ghiaccio, spetterà al padrone di casa portarla via.

Come regalare il vino

Trovate in questo articolo Quante bottiglie di vino si regalano alcuni consigli su come regalare una bottiglia di vino e fare bella figura.

Ora che avete letto tutto quello che c’è da sapere per servire il vino a tavola seguendo le buone maniere, non vi resta che metterle in pratica organizzando una cena con i vostri amici!

Pin It on Pinterest

Share This