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Se vi state domandando quale sia la differenza tra nepente e cannonau dovete sapere che il nepente di Oliena non è altro che una sotto-denominazione del cannonau sardo.

In questo articolo, dopo aver descritto brevemente il cannonau, ci concentreremo sul nepente, vino DOC ottenuto da uve Cannonau nel territorio di Oliena. Vedremo alcuni riferimenti letterari del Nepente e quali sono le caratteristiche del vitigno e del vino, così da avere un’idea più chiara su quali tratti lo distinguono dalla più generale categoria dei cannonau, nella quale il nepente di Oliena rientra.

Caratteristiche del cannonau

Il Cannonau è il vitigno più antico di tutto il Mediterraneo, nonché uno dei vini rossi più apprezzati fra le specialità enologiche della Sardegna.

In passato la coltivazione del Cannonau seguiva la tecnica dell’alberello; al giorno d’oggi si preferisce optare invece per una coltivazione a spalliera, che velocizza e semplifica le lavorazioni.

Il vitigno Cannonau è caratterizzato da foglie di media grandezza (orbicolari, reniformi, pentabolate o tribolate), un grappolo medio, dalla forma cilindrica o conica e acini dalla forma rotonda e buccia sottile di un colore blu-nero.

Il contenuto zuccherino dell’uva cannonau è elevato, fattore che influisce considerevolmente sulla percentuale alcolica dei vini prodotti da questo uvaggio.

Il bouquet del vino Cannonau è intenso e avvolgente, con ricordi di frutta rossa, erbe aromatiche mediterranee e accenti balsamici. Il gusto del vino è intenso, sapido e non molto acido; lentamente si scoprono i sapori amari dei tannini (liquirizia, rabarbaro e caffè).

Il vino si sposa perfettamente con le carni grigliate o con primi quali gnocchi al ragù o lasagne al forno.

Il nepente: cannonau di Oliena

Il Nepente di Oliena è un vino DOC ottenuto da uve Cannonau provenienti dai territori di Oliena e, in percentuale minore, di Orgosolo.

Riferimenti letterari

Il termine Nepente deriva dal greco ne, non e penthos, tristezza. Letteralmente significa dunque nessuna tristezza.

Nell’Odissea Omero chiama Nepente la bevanda offerta da Elena di Troia al marito Menelao, al fine di curare la sua tristezza. Elena fece poi servire la stessa bevanda a Telemaco. Omero descrive la bevanda come dotata di proprietà calmanti e curative.

Il Nepente fu inoltre nominato da Erodoto nel libro II delle sue Storie, probabilmente in riferimento ad uno stupefacente, presumibilmente oppiaceo.

Ancora, il Nepente fu citato anche da Plinio il Vecchio, il quale nel suo Excursus del Libro XXIV si chiedeva quale fosse la pianta di origine. Plinio il Vecchio giunse poi alla conclusione che si trattasse di una pianta proveniente dall’Egitto, dalla cui infusione si potesse ricavare una bevanda calmante e inebriante.

Caratteristiche del nepente, cannonau di Oliena

La produzione del Cannonau Nepente DOC deve seguire una procedura molto rigida: solo i vini che superano analisi chimiche e sensoriali particolarmente accurate vengono poi messi in commercio.

La coltivazione del nepente può avvenire sia ad alberello che a spalliera. Le rese della coltivazione vanno dai 40 ai 60 q/ha.

La vinificazione del Nepente di Oliena avviene in acciaio e la macerazione dura dai 10 ai 15 giorni, per poi evolvere in botti di legno.

Il vino ha un colore granato e brillante, con riflessi cardinalizi. Il bouquet è elegante, con con note di confetture di prugna e di lampone e ricordi di legni aromatici con note vanigliate. Al gusto il Nepente ha un buon equilibrio tra alcol e tannini, di buona persistenza.

Il vino si sposa perfettamente con gli arrosti ed i formaggi stagionati.

I Cannonau delle Cantine di Dolianova

I Cannonau delle Cantine di Dolianova sono originari del Parteolla, territorio nella Sardegna Sud-Orientale. In quest’area vengono prodotti i nostri vini Cannonau, realizzati per il 90% da uve Cannonau e per il 10% da uve rosse autoctone.

I nostri Dolia Cannonau di Sardegna Doc e Blasio Cannonau di Sardegna Doc Riserva sono prodotti secondo tecniche di vinificazione differenti.

  • Dolia:

Immediatamente dopo la diraspapigiatura le uve sono avviate alla fermentazione, durante la quale stanno per una settimana a contatto con le bucce. Successivamente si passa alla fermentazione malolattica, dove il vino è affinato ulteriormente dentro vasche di cemento vetrificato.

  • Blasio:

Per il Blasio, invece, dopo la diraspapigiatura si passa alla macerazione del mosto, ad una temperatura di 28°C. Questa fase dura 10 giorni. Successivamente si passa alla fermentazione malolattica ed al trasferimento del vino in botti di rovere francese, dove l’affinamento continua per alcuni mesi. La maturazione è infine completata dentro vasche di cemento vetrificato.

Gli altri due vini Cannonau delle Cantine di Dolianova sono l’Anzenas e il Rosada.

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