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Nella ricca tradizione culinaria e culturale italiana, il vino rosso occupa un posto di grande importanza. Ecco perché non sorprende che anche il gesto del vino rosso che cade abbia assunto un significato speciale (e no, a differenza di quanto pensate, non porta sfortuna!).

In questo articolo scopriremo qual è il significato del vino rosso che cade accidentalmente e si rovescia sulla tovaglia, come fare per smacchiarla (un problema che, prima o poi, affligge tutti i padroni di casa) e quali sono altre superstizioni legate al mondo del vino.

Buona lettura!

Vino rosso che cade: significato

Il vino è da secoli una parte integrante della cultura italiana, associato all’abbondanza, alla convivialità e alla gioia di vivere. Fin dai tempi antichi, il vino è stato considerato un dono degli dei e un simbolo di prosperità. Questo legame tra vino e benessere si riflette anche nella tradizione del vino rosso che cade. Qual è il significato?

Secondo la credenza popolare, quando un bicchiere di vino rosso cade accidentalmente sulla tovaglia, si ritiene che porti fortuna.

Questo fatto è visto come un segno di abbondanza e prosperità che arriveranno nella vita di chi ha sperimentato l’incidente. L’idea è che il vino rosso che cade sia un auspicio di buone cose a venire, di un futuro promettente e di fortuna in vari aspetti della vita.

In particolare, la tradizione vuole che nel caso in cui il vino si rovesci ci si debba bagnare un dito e portarlo dietro le orecchie, sempre come gesto di buon auspicio (e non è, come si suole credere, un gesto anti iella).

Purtroppo, però, nella realtà la storia non finisce qui e, quando cade il vino, arriva subito il panico: come smacchiare la tovaglia?

Come smacchiare una tovaglia sporca di vino rosso

Innanzitutto, quando il vino rosso si rovescia sulla tovaglia, è necessario pretrattare immediatamente la macchia prima di procedere con il lavaggio vero e proprio. A questo scopo, è possibile utilizzare diversi ingredienti che sicuramente avrete a portata di mano, come il sale fino o il succo di limone.

  • Nel caso del sale fino, ecco il procedimento più efficace: versate abbondante sale fino sopra la macchia e aspettate fino a quando il sale non avrà ottenuto un colorito rosato (segno che ha assorbito il vino). A questo punto, posizionate la parte macchiata (ancora coperta di sale) sopra una bacinella e versatevi sopra dell’acqua bollente. Successivamente, potete procedere al normale lavaggio in lavatrice, seguendo le indicazioni segnate nell’etichetta della tovaglia.
  • Se desiderate invece utilizzare del succo di limone, un consiglio è quello di mischiarlo ad un poco di sapone liquido, così da rendere l’effetto più efficace. Lasciate agire per circa dieci minuti, poi azionate la lavatrice e procedete con il lavaggio.

Con questi due metodi, riuscirete sicuramente ad eliminare la macchia di vino dalla vostra tovaglia! Esiste poi un’altra soluzione, ovvero quella di versare un poco di percarbonato di sodio sopra la macchina, insieme a dell’acqua tiepida. Questa soluzione è sicuramente efficace, probabilmente più delle precedenti, ma l’abbiamo lasciata per ultima in quanto avere del percarbonato di sodio in casa è sicuramente meno comune rispetto al sale fino o al succo di limone.

Altre superstizioni legate al vino

Concludiamo questo articolo analizzando altre superstizioni legate all’affascinante mondo del vino. Perché non leggerle mentre assaporate un ottimo bicchiere di Cannonau di Sardegna DOC Cantine di Dolianova per stare in tema?

1. Perché si versa il vino con il dorso della mano all’insù?

Vi siete mai chiesti come mai, quando si versa il vino correttamente, si tiene la bottiglia con il palmo della mano rivolto verso l’alto? Ebbene, la risposta trova le sue origini in un tempo piuttosto antico, ovvero il lontano Medioevo.

In questo periodo, infatti, non capitava di rado che si avvelenasse un commensale, con cui magari era in corso una disputa, nell’atto di versare il vino. L’avvelenatore, a tal fine, versava il vino tenendo il palmo della mano all’ingiù, così da poter nascondere l’apertura di appositi anelli contenenti il veleno.

Ecco allora che, per stare tranquilli, è nata l’abitudine di versare il vino tenendo il palmo rivolto verso l’alto, seppure ormai sembrerebbe assurdo pensare che qualcuno possa versarci del veleno nel vino dall’apertura segreta di anelli speciali.

2. Brindare con le bollicine

Come mai quando si brinda per le occasioni speciali la scelta ricade sempre sulle bollicine? A differenza di come molti potrebbero pensare, questa scelta non è affatto casuale, ma deve essere ricercata nelle credenze popolari.

Parrebbe infatti che, secondo le credenze popolari, il forte botto che caratterizza l’apertura delle bottiglie di bollicine fosse simbolo di buon augurio in quanto avesse il potere di spaventare gli spiriti maligni.

Inoltre, il colore bianco delle bollicine, così come dei vini bianchi fermi, rappresenta fin dai tempi più antichi purezza ed eleganza.

3. Il vino e le donne

Concludiamo questo articolo con un’ultima superstizione che lega donne e vino. Se, in passato, le donne (specialmente giovani e nubili) svolgevano un ruolo particolarmente importante durante la fase di pigiatura, durante la quale dovevano pestare gli acini con i piedi in grandi vasche in cui non erano ammessi uomini, la presenza femminile non era invece desiderata durante la fase di travaso.

In passato, infatti, si credeva che la presenza di una donna durante la fase di travaso, specialmente se impura per via del ciclo mestruale, avrebbe trasformato il vino in aceto. Ecco allora che il travaso veniva considerato un compito esclusivamente maschile.

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