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Oltre ai tanti vantaggi che il vino rosso può vantare vi sono anche alcuni svantaggi.  Può capitare infatti che, per disattenzione o per sfortuna, il vino  possa macchiare gli oggetti con cui viene a contatto. E se tovaglie, tovaglioli ed indumenti possono venire lavati in lavatrice, le pareti di casa, qualora vengano macchiate con del vino rosso, devono subire adeguati trattamenti per tornare alla colorazione originaria. Quando sono presenti macchie di vino rosso sul muro, un importante fattore discriminante è capire se si tratta di residui recenti oppure di lunga data, poiché i metodi d’intervento sono differenti.

Macchie fresche di vino rosso

Se la macchia è recente, causata ad esempio da un brindisi appena effettuato e che per errore ha causato qualche schizzo di bevanda su una parete, è possibile intervenire con buone probabilità di riuscita.

Acqua e candeggina

Innanzi tutto bisogna disporre di una qualsiasi candeggina per poi diluirla in acqua tiepida: per ottenere un prodotto utile ad eliminare i residui di vino rosso dal muro è necessario sciogliere 150 millilitri di candeggina (corrispondono a un normale bicchiere da cucina) in 5 litri d’acqua tiepida. La temperatura dell’acqua è importantissima perché consente di attivare l’azione sbiancante del prodotto; se troppo fredda oppure troppo calda, infatti, potrebbe inattivare l’ipoclorito di sodio, che è un sale piuttosto sensibile alle condizioni termiche. È necessario mescolare accuratamente il composto fino a ottenere una miscela omogenea, il cui caratteristico aroma piuttosto pungente rappresenta il segnale dell’attivazione. A questo punto si procede applicando la miscela sulle macchie, utilizzando un panno pulito in microfibra che non assorbe il liquido, ma lo cede facilmente alla superficie da trattare. È indispensabile munirsi di guanti di gomma per evitare di bruciare l’epidermide delle mani. Bisogna lasciare il panno appoggiato sul muro per almeno 30 secondi, ripetendo questa operazione più volte, fino a che la macchia incomincia a impallidire. Bisogna sapere che la macchia non scompare immediatamente, ma richiede un certo numero di passaggi, mantenendo il contatto con la candeggina per il tempo necessario. Uno step successivo e necessario, ma spesso sottovalutato, consiste in un’attenta asciugatura della zona trattata, in quanto lasciando la miscela a contatto con la parete potrebbero crearsi degli aloni d’umidità. Per tale operazione di norma si utilizza un panno in microfibra completamente asciutto e pulito e si incomincia a tamponare le zone interessate. In un secondo tempo, sempre mantenendo il panno sull’area smacchiata, si passa il phon a temperatura medio-bassa: il getto d’aria non deve colpire direttamente il muro, ma il panno, che funziona da filtro per evitare che la parete si possa scrostare. Questo procedimento deve essere ripetuto finché il muro è asciutto e pulito.

Sapone liquido di Marsiglia.

Un metodo alternativo, sempre efficace soltanto su macchie fresche, è quello che prevede l’impiego del sapone liquido di Marsiglia, un prodotto dotato di notevole effetto sbiancante, anche senza produrre nessuna schiuma. Il procedimento è il medesimo di quello precedente: si deve sciogliere un bicchiere di detergente in 5 litri di acqua tiepida per poi tamponare più volte l’area macchiata servendosi di un panno in microfibra. Chi avesse soltanto una saponetta di Marsiglia può comunque utilizzarla strofinandola delicatamente sulla parete, lasciandola agire per qualche minuto, e poi eliminarla con un batuffolo di ovatta bagnato di acqua ossigenata. L’acqua ossigenata infatti elimina qualsiasi residuo solido e contribuisce a sbiancare la parete.

Acqua frizzante e sale grosso

Un’operazione di pronto intervento, qualora non fossero disponibili né la candeggina e neppure il sapone di Marsiglia è quello di tamponare la macchia con acqua frizzante che, contenendo anidride carbonica, consente alla macchia di sciogliesi con facilità.

Grazie alla sue proprietà igroscopiche, anche il comune sale grosso da cucina è in grado di assorbire le macchie di vino rosso, ma soltanto se sono state appena fatte. Bisogna prendere un tovagliolo e, dopo averlo riempito con un pugno di sale grosso, realizzare una specie di tampone da applicare sul muro macchiato, lasciandolo in posa per circa 2 minuti.

Ripetendo più volte l’operazione di solito la macchia scolorisce poiché viene assorbita dai grani di sale.

Macchie secche di vino sul muro

Quando le macchie di vino rosso sul muro sono vecchie, le procedure da eseguire sono leggermente diverse in quanto è necessario rendere la parete recettiva al prodotto smacchiante.

Dentifricio non colorato

Il dentifricio non colorato funziona molto bene come assorbi-macchie poiché riesce dapprima ad ammorbidire il substrato e successivamente a sbiancarlo. In questo caso è consigliabile spargere un prodotto contenente agenti sbiancanti direttamente sul muro, avendo cura di lasciarlo in posa per circa 10 minuti senza toccarlo. La consistenza piuttosto densa del dentifricio gli consente di non scivolare verso il basso e quindi di svolgere al meglio la sua funzione. Dopo questo lasso di tempo si procede come al solito utilizzando un panno pulito e umido, per eliminare la pasta dentifricia che dovrebbe aver assorbito i pigmenti colorati lasciando il muro in perfette condizioni.

Amido di mais e bicarbonato di sodio

Sulle macchie vecchie è possibile applicare anche una soluzione acquosa contenente amido di mais e bicarbonato di sodio in proporzioni di 1:2 (un cucchiaino di amido di mais e 2 cucchiaini di bicarbonato di sodio) in 2 cucchiai di acqua. Si ottiene una soluzione cremosa da spargere sulle macchie, lasciandola riposare per 10-15 minuti, per poi asportarla con un panno asciutto. Se il vino non è scomparso si può eseguire il trattamento con candeggina sciolta in acqua tiepida, come esposto sopra.

Succo di limone

Anche il succo di limone puro e appena spremuto è un efficace prodotto sbiancante anche su macchie vecchie presenti sul muro; è sufficiente versare alcune gocce di liquido sulla parete, ripetendo l’operazione finché non si osserva un completo assorbimento. Stando a contatto con i coloranti del vino rosso, l’acidità del limone tende a scioglierli e quindi a farli scolorire. Può essere necessario passare uno straccio imbevuto di soluzione con bicarbonato di sodio che, essendo alcalino, contrasta l’acidità del limone eliminando le macchie.

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