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C’è chi pensa che il galateo della tavola sia solo un insieme di regole all’antica che devono essere utilizzate da chi vuole sembrare più raffinato. In realtà queste regole non servono solo per garantire il bon ton durante la cena in un ristorante, ma il più delle volte quelle regole all’antica sono state definite per una reale utilità.

Ad esempio, voi sapete come si prende il calice di vino? Se siete venuti a fare una visita alle Cantine di Dolianova avete fatto anche la degustazione dei vini con il nostro esperto sommelier, che oltre a spiegarvi la storia e le caratteristiche delle bottiglie che avete assaggiato vi avrà senz’altro chiarito che il bicchiere di vino non va mai tenuto per la pancia, ovvero la parte più ampia del corpo del calice.

Niente paura, se avete appena scoperto di aver sempre tenuto il calice nella maniera scorretta siamo qui per aiutarvi a rimediare in tempo per il prossimo brindisi.

La storia del calice

I bicchieri da vino così come quelli usati per l’acqua, oggi sono degli elementi comuni di uso quotidiano che non possono mancare nelle nostre tavole, ma non è sempre stato così.

La storia dei calici è molto antica, si pensi che in Sicilia e in Grecia sono stati ritrovati dei calici dal corpo allungato e largo abbelliti con delle decorazioni in stile marino e delle anse, risalenti alla fine dell’età neolitica; in età romana i manici ornamentali vengono eliminati e così prende forma il classico calice che verrà utilizzato nelle liturgie cristiane fatti con materiali diversi dai più preziosi come oro e argento fino a quelli che con il tempo diventeranno più comuni come il vetro, lavorato con grande raffinatezza nei laboratori di Murano e nelle prime vetrerie inglesi che progettarono un materiale più resistente, utile a imbottigliare il vino importato dalla Francia. Solo verso la fine dell’Ottocento vengono messi da parte gli ornamenti che venivano fatti ai calici, per conferirgli finalmente la funzionalità che oggi conosciamo definendo grandezze e forme da utilizzare per i vini rossi, bianchi e champagne.

Errori da evitare

Se anche voi siete una di quelle persone che tiene il calice afferrandolo direttamente dal corpo prestate attenzione, perché è arrivato il momento di capire per quale motivo la vostra presa è sbagliata e come si prende il calice di vino.

Usare tutto il palmo della mano per tenere il bicchiere dal corpo è un errore abbastanza comune, ma che si deve evitare per diversi motivi:

  • per non alterare la temperatura del vino soprattutto se state gustando un vino bianco oppure un prosecco, che come ben sapete devono essere serviti ad una temperatura che si aggira intorno ai 6-8°C. Le mani hanno una temperatura più alta quindi se si tiene il calice dal corpo di rischia di riscaldarlo e perdere così le sue caratteristiche aromatiche. L’unica eccezione vale per i vini rossi corposi che per essere apprezzati hanno bisogno anche di 25-30°C per cui il calore della mano può aiutare a sprigionare gli aromi del suo bouquet;
  • per esaminare il vino che è stato appena versato nel calice. Se si inclina leggermente il calice si possono studiare il colore, la limpidezza, la consistenza e la vivacità del vino cosa che diventa quasi impossibile se si afferra il bicchiere dalla pancia, poiché le dita tendono ad essere sporche e se state mangiando potrebbero essere unte, quindi sarebbe più facile imbrattare anche il vetro del bicchiere;
  • per rispettare il bon ton, anche se abbiamo visto che in questo caso non è solo questione di estetica, ma anche di funzionalità;
  • per una questione di igiene dato che abbiamo detto che le mani tendono a sporcarsi facilmente, infatti, può capitare anche che nelle dita rimangano degli odori particolari, come quello di sigaretta se siete dei fumatori, che possono influire l’esame olfattivo del vino. Infine, evitando di tenere in mano il corpo del calice non si rischia di riempirlo di impronte, che a dirla tutta, a prescindere da dove siete e con chi siete avere un bicchiere pieno di ditate tra le mani non è il massimo dell’eleganza.

Come tenere il calice di vino

È arrivato il momento di fare chiarezza una volta per tutte e capire come si prende il calice di vino. Partiamo dal presupposto che la mano non deve entrare in contatto con il vino; perciò, la presa deve essere il più lontano possibile dal corpo del bicchiere per i motivi appena visti.

Il modo migliore di tenere in mano un calice di vino senza comprometterne le qualità aromatiche e rispettando il galateo è prendendolo dalla base del bicchiere, oppure tenendolo dallo stelo con tre dita.

Nella maggioranza dei casi i bicchieri da vino sono dotati di uno stelo lungo, che oltre a conferire maggiore eleganza al calice stesso facilitano la loro presa. Può sembrare strano ma il calice tenuto dallo stelo con tre dita, consente di avere una presa più salda senza il rischio di far cadere tutto a terra.

Il modo più semplice per tenere il calice consiste nell’afferrare la parte inferiore dello stelo con pollice, indice e medio; una variante di questa presa prevede l’utilizzo di sole due dita, ovvero l’indice che dovrebbe girare intorno allo stelo e il pollice che chiude la presa con una leggera pressione mentre il dito medio, l’anulare e il mignolo dovrebbero evitare di toccare la base del bicchiere.

Un’altra alternativa consente di tenere il calice dalla base del bicchiere, ovvero stringere il piede tra il pollice e l’indice e per dare maggiore stabilità il dito medio può essere posizionato sotto la base, allungandolo leggermente verso in avanti.

E se brindate con il bicchiere per l’acqua?

Se vi ritrovate a dover fare un brindisi con dei semplici bicchieri per l’acqua, il galateo ha trovato una soluzione anche per questa evenienza: anche in questo caso sarebbe meglio toccare il bicchiere il meno possibile, quindi, i bicchieri senza stelo non devono mai essere afferrati dalla parte centrale per non riscaldare il vino, ma si devono prendere dalla base utilizzando solo pollice, indice e medio, mentre anulare e mignolo possono garantire una presa più salda toccando la parte sottostante della base.

A questo punto il calice di vino non ha più segreti per voi e soprattutto non commetterete più l’errore di riscaldare un buon vino spumante come il Càralis tenendo il calice dalla parte sbagliata e non lascerete le vostre impronte su tutto il bicchiere tra un brindisi e l’altro.

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