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Quando si tratta di festeggiamenti non possono mai mancare prosecco e spumante. Spesso vengono confusi o usati come sinonimi, ma non è proprio così, ed è per questo che in questo articolo chiariamo qual è la differenza tra spumante e prosecco.

Che cos’è il prosecco?

Il prosecco è un vino bianco DOC (Denominazione di Origine Controllata) o DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita). Viene prodotto in cinque province venete e quattro del Friuli-Venezia Giulia. La versione DOCG è quella del Montello e dei Colli Asolani o il Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.

Per il prosecco esiste un disciplinare che definisce il tipo di uvaggio consentito, le aree di produzione, le norme per la vinificazione, l’etichettatura.

La denominazione Prosecco comprende diverse versioni:

  • Ferma o tranquilla
  • Frizzante
  • Spumante

Il motivo della confusione tra prosecco e spumante risiede proprio nel fatto che alcuni tipi di prosecco sono a tutti gli effetti uno spumante, del tipo prodotto con il “metodo Martinotti-Charmat”, che prevede che la fermentazione del vino avvenga in una autoclave pressurizzata a temperatura controllata, in genere da 1 a 6 mesi. Grazie ai lieviti, gli zuccheri presenti si trasformano in alcol e anidride carbonica. Terminato il processo di spumantizzazione, il vino viene imbottigliato ed è pronto per essere servito.

Ricapitolando, il prosecco può essere uno spumante, ma non necessariamente lo è.

La versione frizzante prevede una breve rifermentazione in bottiglia primaverile, per essere consumato poi nei mesi estivi ed autunnali. Il fermo o “tranquillo”, è un bianco fermo indicato per antipasti o primi leggeri, delicato e caratterizzato da noti fruttate di mela, pera, mandorla e miele di millefiori.

Cos’è lo spumante?

Lo spumante è una categoria di vini molto vasta che comprende diverse tipologie di vino caratterizzata da una pressione in bottiglia di almeno 3,5 bar. Lo spumante può essere prodotto con 2 metodi:

  1. Metodo classico o champenoise con rifermentazione in bottiglia (Champagne, Franciacorta, Trento DOC, ecc.).
  2. Metodo Martinotti-Charmat, con rifermentazione in autoclave.

In commercio esistono diverse varianti: Dry, Extra Dry, Brut ed Extra Brut, che indicano la dolcezza dello spumante.

Lo spumante può essere prodotto da differenti tipi di uve e il metodo più diffuso è quello classico. Questo procedimento consiste nella rifermentazione in bottiglia e ciò consente di apprezzare la qualità di bollicine fini e persistenti. Tecnicamente è quello che viene definito “perlage” del vino.

Prosecco e spumante: differenze

Ora che abbiamo chiarito per gli appassionati e non, a cosa ci riferiamo quando parliamo dei due tipi di vino in questione, vediamo nello specifico qual è la differenza tra prosecco e spumante.

  • Lo spumante è una categoria di vini e in quanto tale può essere prodotto in qualsiasi area geografica e con qualsiasi vitigno.
  • Il prosecco DOC e DOCG, invece, può essere prodotto solo in alcune zone del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia e dai vitigni Glera (sono accettati nel DOC blend con Verdiso, Pinot bianco, grigio o nero e solo con metodo Charmat).
  • Per ottenere uno spumante è necessaria una seconda fermentazione in modo da imprigionare l’anidride carbonica all’interno della bottiglia, creando le bollicine appunto.
  • Il metodo Charmat prevede che la seconda fermentazione avvenga in vasche d’acciaio inox e non in bottiglia. Si ottiene un vino fresco e aromatico, subito pronto da bere e dai costi di produzione inferiori.

Cantine di Dolianova vi propongono nella linea Top: il Cáralis Spumante Brut Chardonnay, prodotto da uvaggi 100% Chardonnay, il Cáralis Demi sec Spumante Malvasia Sarda e il Cáralis Spumante Brut nature metodo classico prodotto da uvaggi 100% Vermentino, ottimo come aperitivo o per accompagnare cruditè di ostriche, gamberi e scampi.

I punti in comune

Prosecco e spumante hanno delle analogie relative alle categorie definite in base al livello di zuccheri presenti. Esse possono essere:

  1. Dosaggio zero/pas dose’, ha un residuo zuccherino minore di 3 grammi per litro, non vengono mai aggiunti liqueur d’expedition o zuccheri dopo la seconda fermentazione.
  2. Extra brut, con un dosaggio zuccherino tra 0 e 6 grammi per litro, dal sapore fruttato.
  3. Brut, residuo zuccherino inferiore ai 12 grammi per litro, il gusto è più deciso e secco.
  4. Extra dry, residuo zuccherino tra i 12 e i 17 grammi.
  5. Dry, Sec, quantità di zuccheri tra i 17 e i 32 grammi per litro.

Gli ultimi due sono vini dal gusto morbido ideali per accompagnare la frutta. Per il dolce, si può scegliere, invece, un Demi-Sec.

Usi in cucina

Con una bottiglia di prosecco e spumante non solo si accompagnano i pasti, ma è possibile utilizzarli proprio nella realizzazione di varie ricette. Nel nostro blog ne trovate diverse, come ad esempio la ricetta pere al vino, per un dessert semplice e speziato, ideale per concludere una cena.

Ecco delle idee per antipasto, primo e secondo:

  • Involtini di sogliola e gamberoni al prosecco, come antipasto.
  • Spaghetti alla chitarra con gamberoni e prosecco.
  • Scaloppine di vitello al prosecco e limone, un classico rivisitato per un secondo saporito. Il prosecco darà quel tocco in più.

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