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Sapete che le prime bottiglie di vino si diffusero intorno al 1700?

Da allora il loro design è cambiato ma ancora oggi il vetro è il materiale senza dubbio più utilizzato per conservare il vino. Questo perché riesce a mantenere integre nel tempo le caratteristiche organolettiche del vino, l’aspetto più importante per tutti gli appassionati di questa bevanda, ed è riciclabile.

Esistono vari colori, dimensioni e diverse forme delle bottiglie di vino, si può dire che quasi ogni vino ha la sua bottiglia tipica.

Scopriamo allora come si chiamano le bottiglie di vino e le varie tipologie.

Le principali forme di bottiglie

In passato la qualità del vetro ne limitava l’utilizzo, in quanto troppo fragile per il trasporto e per la corretta conservazione. I contenitori per eccellenza erano quindi le botti di legno, da cui il vino veniva prelevato prima di arrivare sulle tavole dei consumatori.

Intorno al 1650 cominciarono ad arrivare sul mercato nuove forme e tipologie di vetro, bottiglie sempre migliori e resistenti. Comparirono anche i tappi di sughero e fu così che si diffuse la bottiglia di vetro con il vino.

Le forme di bottiglie più comuni sono:

  • Bottiglia Bordolese. È la più diffusa in commercio, la bottiglia standard da 0,75 litri che siamo abituati a vedere sulle nostre tavole. È originaria della zona di Bordeaux, ha una forma cilindrica, spalle accentuate e collo corto. Viene utilizzata per imbottigliare i vini fermi di qualunque tipologia. In genere, è trasparente o verde chiaro per i vini bianchi, mentre è di colore verde e marrone per i vini rossi.
  • Borgognona o Borgognotta, originaria della Borgogna, ha forma cilindrica, spalle slanciate e collo lungo, è molto utilizzata soprattutto per i vini bianchi, ma nella sua zona d’origine è indifferentemente utilizzata sia per i vini bianchi che per quelli rossi.
  • Renana o Alsaziana, bottiglia proveniente dall’area vinicola del Reno, in Germania, e dell’Alsazia. È utilizzata per i vini bianchi o anche rosati. Presenta una forma slanciata, senza spalle e senza rientranza sulla base, affusolata e infatti si presta ad ospitare vini che raramente presentano fecce o sedimenti. È ideale per i vini bianchi di facile beva che non lasciano deposito e che vanno consumati in breve tempo.
  • Champagnotta. Originaria della zona della Champagne, questa bottiglia è utilizzata in tutto il mondo per i vini spumanti metodo classico o Champagne. È caratterizzata da un vetro più spesso e resistente, con un anello molto sporgente per consentire un migliore ancoraggio della gabbietta del tappo.
  • Albeisa, è una bottiglia solitamente utilizzata in Piemonte per conservare i vini rossi di Langa quali Barolo, Barbera e Dolcetto. È quasi sempre di colore marrone, per consentire un migliore affinamento del prodotto e riporta sulla spalla la scritta “Albeisa”. Fu introdotta all’inizio del ‘700 dai produttori albesi per contraddistinguere i propri vini.

Esistono poi altre forme meno comuni come la bottiglia Bocksbeutel o Pulcianella di colore verde, la bottiglia da Porto per i vini liquorosi iberici e ad Anfora usata in Italia per il Verdicchio e per i vini della Provenza.

Formati e nomi delle bottiglie di vino grandi

Abbiamo visto come si chiamano le bottiglie di vino in base alla loro forma, adesso vediamo i nomi delle bottiglie a seconda del loro formato.

Quello standard che vediamo maggiormente in commercio è di 0,75 litri, ma ci sono altri formati che sono multipli o frazioni di esso.

Le grandi bottiglie contengono i vini migliori e per questo sono le più rare e di conseguenza le più ricercate dai grandi collezionisti di tutto il mondo. Il prezzo del vino sale con il crescere del formato. Generalmente sono gli Champagne ad essere imbottigliati nei formati più grandi, mentre nei formati minori come il Magnum e il doppio Magnum troviamo vini tranquilli.

Ecco come si chiamano le bottiglie di vino a seconda del formato:

  • Standard – 0,75 litri
  • Magnum, dal latino “grande”- 1,5 litri
  • Jéroboam (o Doppia Magnum) – 3 litri
  • Réhoboam – 4,5 litri
  • Mathusalem – 6 litri
  • Salmanazar – 9 litri
  • Balthazar – 12 litri
  • Nabuchodonosor – 15 litri, pari a 20 bottiglie da 75 cl!
  • Melchior – 18 litri
  • Solomon, in onore del re d’Israele Salomone – 20 litri
  • Souverain – con capienza da 26,25 litri
  • Melchizédec, la più grande con una capacità di 30 litri.

Curiosità

Come si può notare, molti nomi si rifanno a famosi nomi biblici di grandi Re, questo perché i commercianti di Champagne del XIX secolo si accorsero che i formati speciali venivano acquistati prevalentemente in particolari periodi dell’anno, per feste e ricorrenze sfarzose. Decisero dunque di dar loro nomi altrettanto prestigiosi.

Formato più grande significa anche peso maggiore, pensate che quello da 6 litri supera i 10 chili di peso, mentre la Melchizédec quando è piena arriva addirittura a pesare 50 chili! Immaginate di dover praticare il Sabrage, sarebbe un po’ scomodo, no?

Non è semplice prendere in mano e versare il contenuto di queste tipologie di bottiglie, infatti, esistono particolari accessori che possono essere d’aiuto in questi casi per tenere la bottiglia e versare il vino nei bicchieri in tutta sicurezza, senza combinare danni.

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