Quando si parla di vini speciali, capaci di raccontare una storia che unisce natura, tecnica e pazienza, gli Icewine o in tedesco Eiswein, ovvero “vini di ghiaccio”, occupano un posto privilegiato. Non sono semplici vini da dessert: sono ottenuti da grappoli di uva congelati. Nascono in condizioni climatiche particolari, e per questo rappresentano una delle espressioni più ricercate e sorprendenti dell’enologia internazionale.
Scopriamo cosa sono e le caratteristiche degli icewine.
Origini degli Icewine
Gli Icewine hanno origini incerte: alcune ipotesi fanno risalire le loro prime tracce alla Germania di fine XVIII secolo, dove alcune vendemmie furono colpite da gelate precoci. I viticoltori, invece di perdere il raccolto, decisero di vendemmiare comunque gli acini ghiacciati. Molto più tardi, nel 1955, Hans George Ambrosi studiò questa tipologia di vini perfezionandoli e codificando un metodo di produzione specifico.
Oggi la Germania, con i suoi Eiswein, e il Canada sono i principali produttori di Icewine al mondo. Proprio il Canada, grazie al clima rigido e costante, è diventato il Paese simbolo di questa tipologia, tanto da esportare bottiglie che raggiungono prezzi elevati e collezionisti appassionati.
In Italia è difficile realizzare questo tipo di vino e la sua produzione è decisamente destinata ad un mercato di nicchia.
Quali sono le caratteristiche degli Icewine?
I vini di ghiaccio sono caratterizzati da un colore giallo dorato intenso, ambrato o tendente all’arancio scuro, a seconda del vitigno e dell’invecchiamento. Sono dolci, complessi, aromatici e ricchi di profumi, con un elevato contenuto di acidità. L’Icewine è un vino da dessert dal basso contenuto di alcol che al palato colpisce per la sua dolcezza intensa ma equilibrato da un’acidità vivace, che impedisce al sorso di risultare stucchevole. È proprio questo contrasto, raro e affascinante, a renderlo così memorabile.
Si utilizzano principalmente uve a bacca bianca, ma anche a bacca rossa come il Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.
Come si produce un Icewine
Per la sua produzione le uve vengono lasciate in vigna fino a pieno inverno, spesso ben oltre la vendemmia tradizionale, in attesa che le temperature scendano stabilmente a -7 °C o inferiori. Solo a queste basse temperature l’acqua presente negli acini si trasforma in ghiaccio.
La raccolta avviene rigorosamente a mano, quasi sempre di notte o alle prime luci dell’alba, per evitare che gli acini si scongelino. Durante la pressatura, che avviene immediatamente dopo la raccolta, i cristalli di ghiaccio restano separati, mentre si estrae soltanto il succo concentrato e zuccherino. Da qui deriva il rendimento bassissimo: per ottenere una bottiglia di Icewine servono quantità d’uva ben superiori rispetto a un vino tradizionale.
Questo spiega il loro prezzo elevato e il carattere di vino raro. Gli Icewine vengono affinati in contenitori d’acciaio.
Abbinamenti
Gli Icewine sono vini da consumare dopo i piatti principali o con i dessert a base di caramello, frutta e cioccolato, ma possono rivelarsi straordinari anche a tavola. Per esaltarne la ricchezza aromatica, gli abbinamenti ideali sono:
- Formaggi erborinati come gorgonzola o Roquefort, il cui gusto intenso trova un equilibrio nella dolcezza del vino.
- Formaggi stagionati.
- Dessert raffinati, soprattutto a base di frutta, creme e pasticceria secca.
- In alternativa, basta un calice gustato da solo, per apprezzarne appieno la complessità.
Gli Icewine non sono vini per tutti i giorni. Sono perfetti per celebrare un traguardo importante, per una serata intima o per concludere una cena speciale con gli amici più cari. Ogni bottiglia è un miracolo della natura, del grappolo che ha resistito al gelo e si è trasformato in un vino unico.