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L’alta percentuale di zuccheri contenuti nell’uva ha portato all’erronea credenza popolare che l’uva faccia ingrassare, spingendo le persone più attente alla linea a chiedersi quanta uva si può mangiare al giorno.

Come scopriremo nel corso dell’articolo, analizzando le caratteristiche e le proprietà del frutto, non dobbiamo avere nessun timore di mangiare l’uva, anzi: i benefici per la salute del  nostro organismo sono numerosissimi.

Per questo motivo, prima di rispondere alla comune domanda concernente il consumo giornaliero di uva, noi di Cantine di Dolianova vi porteremo ad avere una maggiore familiarità con il frutto che ci permette di produrre ogni anno i nostri ottimi vini sardi.

Valori nutrizionali dell’uva

Iniziamo a parlare dell’uva a partire da qualche nozione sui suoi valori nutrizionali. L’uva ha un contenuto zuccherino molto elevato, soprattutto se paragonata ad altri frutti: i carboidrati contenuti in un acino d’uva sono infatti pari circa al 96% (se escludiamo dal calcolo il contenuto di acqua). Il restante 4% è suddiviso in:

  • 3% di contenuto proteico;
  • 1% di grassi.

Più precisamente, in riferimento a 100g di uva abbiamo:

  • 80g di acqua;
  • 15g circa di carboidrati (zuccheri), quantità che varia a seconda del grado di maturazione;
  • 0,5g di proteine (soprattutto amminoacidi essenziali);
  • 5g di fibra;
  • 192mg di potassio;
  • 27mg di calcio;
  • 4mg di fosforo;
  • infine, piccole quantità di zinco, ferro, sodio e rame.

L’uva, inoltre, è ricca di vitamine: contiene vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina E e piccole quantità di vitamina C. Il contenuto calorico è pari a circa 60 calorie ogni 100 grammi (che diventano circa 300 per l’uva passa).

Proprietà e benefici dell’uva

Concentriamoci ora sui benefici e le proprietà del frutto. In primo luogo, grazie al contenuto di sostanze antiossidanti, l’uva svolge un’importante azione depurativa e detossificante per l’organismo. Il principale fruitore di quest’azione depurativa è sicuramente il fegato, seguito da intestino e reni.

L’uva, inoltre, grazie al resveratrolo contenuto nella buccia degli acini, si rivela utile per tenere sotto controllo i livelli di colestrolo. Per questo motivo, in quanto ha un contenuto maggiore di bucce (e dunque maggiore contenuto di resveratrolo), il vino rosso è più benefico del vino bianco, soprattutto se di alta qualità, come i vini delle Cantine di Dolianova.

Ancora, l’uva svolge un’importante azione diuretica e contro la stitichezza. Il frutto è inoltre consigliato in caso di affaticamento o per reintegrare i sali minerali, l’acqua e gli zuccheri al termine dell’attività fisica.

Il frutto ha anche proprietà antivirali: qualche goccia di succo d’uva sulle labbra è di enorme aiuto contro il virus dell’herpes.

Infine, l’uva ha numerosi benefici per rinforzare i muscoli (soprattutto il cuore) e capelli, nonchè per ringiovanire la pelle, in virtù delle sue proprietà cicatrizzanti e antinfiammatorie. Molti prodotti cosmetici sono, per questa ragione, a base di uva.

Quanta uva si può mangiare al giorno?

Esiste un’idea diffusa secondo la quale l’uva fa ingrassare. Fortunatamente, si tratta di un semplice mito anzi, come abbiamo visto, nonostante l’alto contenuto zuccherino, le proprietà benefiche dell’uva sul nostro organismo sono a dir poco numerose e, se mangiata in maniera adeguata, può persino aiutare a dimagrire. Addirittura, come vedremo nel prossimo paragrafo, esiste una dieta curativa a base di uva, detta ampeloterapia.

Ovviamente, come per ogni alimento, per beneficiare degli effetti positivi è importante essere moderati e non esagerare. Non esiste una quantità precisa e univoca massima giornaliera, in quanto dipende da numerose variabili come il peso, lo stile di vita e via dicendo.

Ad ogni modo, per dare un’indicazione generale, la quantità di uva massima giornaliera corrisponde a circa un grappolo d’uva (più o meno 100 grammi).

Nonostante la cucina tradizionale italiana ci ha abituati a consumare la frutta a fine pasto, gli esperti oggi consigliano di consumarla come spuntino a metà pomeriggio (quindi in mezzo ai pasti) o in alternativa per colazione, magari accompagnata da dello yogurt magro e fiocchi d’avena.

Un altro consiglio, per chi volesse prestare attenzione al contenuto calorico, è di preferire l’uva bianca alla rossa: l’uva bianca ha infatti un contenuto inferiore di grassi.

Ampeloterapia: la cura dell’uva

Come abbiamo già accennato, per ampeloterapia si intende una dieta curativa a base di uva, finalizzata a disintossicare e depurare l’organismo, sfruttando le numerose proprietà benefiche del frutto.

L’ampeloterapia (dal greco ampelos, vite) è praticata fin dai tempi più antichi: addirittura questa pratica terapeutica può essere fatta risalire fino ai tempi delle antiche popolazioni arabe, greche e romane.

La cura dell’uva prevede un periodo di una settimana o 10 giorni, durante i quali vengono consumati circa 1 chilo e mezzo di uva al giorno, in sostituzione di ogni altro alimento. In questo modo si consente al corpo di eliminare tutte le tossine e di far riposare il sisema digestivo. È però importante che l’uva sia consumata in modo graduale, piccole quantità alla volta.

L’ampeloterapia è consigliabile per le persone che godono di una salute ottimale, nonché a chi soffre di stitichezza, ritenzione idrica, artrite o obesità. È invece altamente sconsigliata a coloro che soffrono di colite, ipertensione, diabete o problemi renali.

Alcune controindicazioni

Nonostante, come abbiamo visto, l’uva sia un frutto estremamente salutare, non a tutti è consigliata la consumazione. Le persone che soffrono di colite e ulcera, per esempio devono prestare attenzione a consumare il frutto con grande moderazione. Lo stesso valo per i diabetici (per via dell’alto contenuto zuccherino) o persone con disturbi renali.

Infine, il consumo di uva è generalmente sconsigliato dai pediatri nel caso di bambini di età minore ai 4 anni, in quanto potrebbero avere difficoltà nel digerirne la buccia.

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