Il risotto al vino rosso è un piatto tipico del Piemonte, dove è solitamente preparato con abbondanti dosi di cipolla e salsiccia. Poco sorprende allora che il vino rosso più comunemente utilizzato sia il Barolo, un vino piemontese equilibrato, elegante e di grande personalità, dalle note fruttate e floreali miste a note speziate. Un’alternativa è poi il Barbera, altro vino tipico del Piemonte, dal gusto intenso e complesso, anch’esso caratterizzato da note fruttate, speziate e floreali.
Nel tempo tuttavia, il risotto al vino rosso si è diffuso nelle altre regioni italiane, adattandosi di volta in volta alla produzione vinicola locale. Vediamo allora quale vino rosso usare per il risotto per chi non abiti in Piemonte e volesse scegliere un vino rosso locale dalle caratteristiche adatte a questa deliziosa ricetta.
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Il vino rosso per risotto: quale scegliere?
Abbiamo detto che il risotto al vino rosso è stato adattato nelle varie regioni con il vino rosso locale più adatto alla ricetta. Non citeremo qui tutte e venti le regioni; ci limiteremo a fare qualche esempio: le caratteristiche organolettiche che accomunano i vini che menzioneremo aiuteranno poi ad immaginare quale sia una buona scelta di vino rosso locale nelle regioni non citate.
In Veneto, il vino rosso per risotto più utilizzato è solitamente l’Amarone, un vino dal sapore morbido e pastoso, caratterizzato da note di amarena, vaniglia, spezie ed infine cuoio e cacao.
Scendendo lungo la Penisola, in Toscana i vini rossi più utilizzati per il risotto sono il Montepulciano ed il Chianti. Il primo è caratterizzato da un gusto armonico, pieno e secco, nonché da un profumo floreale e fruttato, con note di frutti rossi e spezie. Il secondo è invece asciutto, sapido e vellutato al palato e dal bouquet speziato e floreale, con note di frutti di bosco. Invecchiato acquista un gradevole profumo balsamico.
In Puglia, il vino rosso per risotto è il Primitivo, dal profumo di frutti rossi e note floreali. Ancora, in Sicilia il piatto è preparato con il Nero D’Avola, dal gusto speziato e fruttato, con note al palato di ciliegia, ribes nero, lampone e prugna secca.
Infine, menzioniamo come ultimo esempio la Sardegna, dove il vino rosso più utilizzato per il risotto è il Cannonau, dal gusto caldo e morbido ed un profumo floreale, con sentori di frutta matura e note balsamiche e speziate. Le Cantine di Dolianova producono quattro Cannonau di Sardegna DOC: il Dolia, il Blasio, l’Anzenas ed il Rosada.
Osservando e comparando le caratteristiche dei diversi vini rossi fin’ora menzionati, è facile notare come siano tutti vini corposi e dal bouquet profumato, tipicamente con note speziate, fruttate e floreali. Scegliere un vino rosso di tali caratteristiche consente di ottenere un risotto aromatico e golosissimo.
Se vi siete procurati una bottiglia di vino rosso di qualità, come ad esempio il Dolia Cannonau di Sardegna DOC delle Cantine di Dolianova, ecco come preparare un ottimo risotto da leccarsi i baffi.
La ricetta del risotto al vino rosso
Il risotto al vino rosso è un primo piatto dal gusto particolare e delizioso, perfetto per i giorni di festa o in generale per le occasioni speciali, quando si vuole provare qualcosa di nuovo per sorprendere i propri ospiti.
Come per ogni risotto, le varianti sono molteplici: qui lo proporremo in abbinamento al Gorgonzola, ma potrete sbizzarrirvi a condire il riso come meglio preferite: alcuni esempi possono essere salsiccia e cipolla, funghi, rosmarino, bresaola, burrata e via dicendo a seconda dei gusti personali.
Ingredienti per 4 persone
- Riso Carnaroli 350g
- Vino Rosso Cantine di Dolianova 250ml
- Gorgonzola dolce 130g
- Burro 20g
- Scalogno 1
- Brodo di carne q.b. (circa 750ml)
- Sale e pepe q.b.
Come preparare il risotto al vino rosso
Scaldate il brodo di carne in una pentola (senza che arrivi a bollore).
Parallelamente, scaldate il burro in padella a fiamma bassa e fatevi appassire lo scalogno tritato fine. Lo scalogno deve solo appassirsi, senza dorarsi.
Unite il riso e fatelo tostare a fiamma vivace, mescolando continuamente. Vi accorgerete che il riso è tostato quando i bordi diventano trasparenti.
Non appena il riso è tostato, aggiungete il vino rosso e lasciatelo evaporare, poi abbassate la fiamma e aggiungete uno o due mestoli di brodo caldo. Continuate a mescolare.
Per una cottura corretta, il brodo dovrebbe sobbollire (non fatelo bollire!) per tutta la durata della cottura. Continuate ad aggiungere il brodo, un mestolo alla volta, non appena quello che avete aggiunto sarà diminuito di quantità. Questo processo dovrebbe durare circa 20 minuti, durante i quali dovrete tenere il riso sempre sotto controllo, mescolando, aggiungendo brodo non appena sia necessario e assicurandovi che la temperatura sia sempre corretta, ovvero con un leggerissimo bollore.
Quando la cottura è ultimata (il riso dovrebbe essere leggermente al dente), unite il gorgonzola, spegnete il fuoco e coprite la padella con un coperchio. Lasciate mantecare per 5 minuti.
Infine, aggiustate di sale e pepe e non vi resta che servire il vostro delizioso risotto al vino rosso.