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Dietro ogni calice di vino perfetto si cela il lavoro di professionisti che, con dedizione e competenza, trasformano l’uva in un prodotto di eccellenza. Tra questi, una figura chiave è quella del cantiniere: è lui che segue da vicino la vita del vino dopo la vendemmia, accompagnandolo passo dopo passo fino all’imbottigliamento.

Spieghiamo quali sono i compiti di questo custode della cantina e dei vini e come diventarlo.

Chi è il cantiniere?

Il cantiniere, o enologo di cantina, è il tecnico specializzato che si occupa della gestione pratica e quotidiana delle attività di cantina. Potremmo definirlo come il custode della qualità del vino, perché le sue mani, la sua attenzione e la sua esperienza assicurano che ogni fase della vinificazione avvenga nel modo corretto. Non è un lavoro di sola esecuzione: richiede conoscenze specifiche, sensibilità e un forte legame con la materia prima. Le sue mansioni vanno dalla cura della vigna (compresa la potatura e gestione dei parassiti) alla vinificazione, fino all’imbottigliamento, ma vediamole nel dettaglio.

Cosa fa un cantiniere: mansioni e responsabilità

Le attività di un cantiniere sono varie e cambiano con la stagione e la fase di produzione. Ecco le principali:

  • Ricezione e lavorazione dell’uva. Una volta raccolta, l’uva arriva in cantina. Durante la vendemmia, il cantiniere supervisiona e partecipa alla pigiatura, diraspatura e avvio della fermentazione.
  • Controllo dei processi di vinificazione: monitora le temperature, e una volta terminata la fermentazione si occupa della follatura e dei rimontaggi, dei travasi e dei trattamenti necessari per garantire la corretta evoluzione del mosto.
  • Gestione delle botti e dei contenitori: cura la pulizia e la sanificazione di vasche, barrique e silos, elementi essenziali per la qualità del vino.
  • Monitoraggio e degustazioni tecniche: collabora con l’enologo nelle analisi sensoriali e chimiche, segnalando eventuali anomalie.
  • Preparazione all’imbottigliamento: filtra, stabilizza e prepara il vino per la fase finale, garantendo che arrivi in bottiglia senza difetti. I vini che necessitano di maturare più a lungo finiscono nella cantina d’invecchiamento. Cantinieri ed enologi se ne prenderanno cura fino a quando non saranno pronti ad essere versati.
  • Manutenzione e igiene della cantina. Infine, un aspetto cruciale di cui si occupa il cantiniere è la pulizia della cantina, perché un ambiente pulito e ben gestito è la base per un vino sano.

Come diventare cantiniere?

Per svolgere il ruolo di cantiniere sono necessarie:

  • Formazione professionale. Molti cantinieri provengono da istituti agrari o da corsi professionali legati all’enologia. In Italia, diverse scuole e istituti offrono percorsi formativi dedicati all’arte della produzione del vino.
  • Esperienza sul campo. È importante fare esperienza pratica in vigneti o con l’apprendistato in cantina. Solo così si impara davvero il mestiere, affiancando professionisti e vivendo direttamente tutte le fasi della vinificazione.
  • Specializzazioni. Alcuni cantinieri scelgono di specializzarsi in settori specifici, come la gestione delle barrique o la produzione di spumanti, per diventare punti di riferimento in una particolare nicchia produttiva.

Competenze richieste

Un cantiniere deve possedere abilità tecniche e qualità personali:

  • Conoscenze enologiche di base: fermentazioni, trattamenti, utilizzo di prodotti enologici, chimica enologica e tecniche di vinificazione.
  • Manualità e precisione: gestire macchinari, pompe, botti e attrezzature delicate.
  • Capacità di osservazione: individuare tempestivamente segnali di anomalie nei processi.
  • Resistenza fisica e adattabilità: il lavoro può essere impegnativo, soprattutto durante la vendemmia, con orari lunghi e ritmi serrati.
  • Collaborazione: il cantiniere lavora a stretto contatto con enologi, agronomi e altri operatori di cantina.
  • Passione per il vino. Ultima competenza ma non per ordine di importanza. La passione per il proprio lavoro contribuirà a creare vini straordinari.

Il cantiniere: una figura essenziale e insostituibile

Il lavoro del cantiniere spesso resta invisibile al consumatore finale ma è determinante per la qualità di ogni bottiglia. Ora che sai quali sono le sue responsabilità, quando gusterai un buon calice di vino penserai quanta attenzione, cura e fatica di tante persone c’è dietro.

Grazie alla dedizione del cantiniere, l’uva si trasforma in vino e mantiene intatte le caratteristiche del territorio. Ancora oggi il cantiniere rimane una figura insostituibile: custode della tradizione, ma anche interprete del futuro della cantina.

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