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Le bottiglie da vino si differenziano per forme e colori, ognuno corrispondente ad un significato diverso e ad una storia ricca di significato.

Così come variano le tipologie di vino anche i materiali e le forme delle bottiglie di distinguono tra loro, per materiali e origini.

In particolare, l’uso della bottiglia di vetro per la conservazione del vino è oggi obbligatorio per consentire di mantenere intatte le sue qualità organolettiche più a lungo possibile, pertanto oggi viene considerato il contenitore da vino per eccellenza.

Più precisamente se si tratta di vini giovani, da consumare in tempi relativamente brevi l’ideale è la bottiglia in vetro trasparente, mentre nel caso di vini che necessitano di invecchiamento e dunque di essere preservati dalla luce si usano bottiglie in vetro rigorosamente scuro.

Sebbene quella in vetro sia la bottiglia ideale per contenere il vino non è sempre stato così.

Apriamo dunque una piccola parentesi per capire meglio le origini delle bottiglie da vino per poi passare ad analizzarne le tipologie.

I tipi di bottiglie di vino: origini e storia

L’uso del vetro per conservare il vino è in realtà piuttosto recente, sebbene i contenitori e le bottiglie in vetro esistessero anche in passato.

La loro qualità le rendeva troppo fragili per il trasporto del vino, pertanto si preferiva sostituirle con le botti di legno. Da qui il vino veniva prelevato per il trasporto sulle tavole grazie all’uso di caraffe o altri accessori simili, un sistema utilizzato almeno fino al 1650, anno in cui comparvero le prime bottiglie per conservare il vino.

Questo fu possibile grazie ad alcuni maestri vetrai che sperimentarono diverse tipologie di vetro e diedero vita a nuove forme di bottiglie da vino che si diffusero sul mercato, offrendo una maggiore resistenza e praticità grazie anche alla comparsa dei tappi in sughero.

I tipi di bottiglie di vino: forme e modelli del passato

Sebbene le prime bottiglie in vetro comparvero ufficialmente intorno al 1700 sembra che alcuni modelli, che si potrebbero quasi considerare dei prototipi, comparvero già alcuni secoli prima.

Alla fine del Trecento, ad esempio, risalgono alcuni contenitori da vino che richiamavano le forme del fiasco chiantigiano, mentre in un periodo ancora più remoto sembra si usasse trasportare il vino in contenitori simili ad un otre dalla forma rotonda, presumibilmente in cuoio, materiale che ne rendeva più sicuro il trasporto rispetto al vetro.

Il vetro soffiato per le bottiglie di vino fece la sua comparsa nel 1700 in Francia, mentre le forme si sono modificate più lentamente, passando da quelle di una boccia ad una conformazione allungata, più pratica per il trasporto.

Solo alla fine dell’Ottocento la produzione delle bottiglie di vino divenne di tipo industriale, pertanto le forme dei contenitori variarono in funzione della tipologia e della regione di provenienza, dalle quali nella maggior parte dei casi presero il nome.

Ogni regione, infatti, con il tempo iniziò a produrre formati e colorazioni differenti per le bottiglie da vino in vetro, scegliendo soluzioni congeniali alla conservazione ed al tipo di vino prodotto.

Oggi ai diversi tipi di bottiglie da vino corrisponde un nome diverso, espressione della zona di provenienza  oltre ad una forma e un colore caratteristico, ecco quali sono e come riconoscerle.

Tipologie di bottiglie da vino: i nomi e le forme

Un buon vino per esprimere il meglio delle sue potenzialità deve essere conservato correttamente, in un contenitore che riesca ad esaltarne le caratteristiche, dal colore all’aroma.

Ecco quali sono le principali tipologie di bottiglie da vino, dai nomi alle forme che le contraddistinguono in base al vino che devono contenere:

Bordolese

Questa tipologia di bottiglia da vino è la più diffusa e conosciuta.

Proveniente dalla zona di Bordeaux, si caratterizza per un colore scuro quando contiene il vino rosso, mentre risulta trasparente o di colore verde chiaro in caso contenga vini bianchi.

Bordolese a spalla alta

La variante della Bordolese è quella a spalla alta, la cui forma particolare risulta più elegante e la rende perfetta per alcune tipologie di vini rossi, più corposi e raffinati.

La spalla molto pronunciata di questa bottiglia di vino è, inoltre, particolarmente utile ad evitare le fuoriuscite di vino durante la decantazione.

Champagnotta

Questa tipologia di bottiglia da vino è così chiamata perché particolarmente indicata per contenere e trasportare Champagne o spumanti prodotti con Metodo classico.

La particolarità della Champagnotta è infatti una tipologia di vetro di elevato spessore e dal fondo particolarmente pronunciato, che, assicurando una maggiore resistenza alla pressione del vino, la rende perfetta per ospitare gli spumanti o i vini con elevato contenuto di anidride carbonica.

Champagnotta Cuvée prestige

La Cuvée prestige è semplicemente una variante della Champagnotta classica utilizzata essenzialmente, come si intuisce dal nome stesso, per i prodotti di alta qualità, grandi champagne e millesimati.

Pur derivando dalla precedente, questa tipologia di bottiglia da vino se ne discosta per la forma, caratterizzata da un collo più allungato e dalla base leggermente più larga.

Renana o Alsaziana

Questo tipo di bottiglia da vino è adatta ai vini bianchi per la sua caratteristica forma allungata e deve il suo nome alla regione, l’Alsazia appunto, regione che produce principalmente vini bianchi.

Al contrario delle tipologie precedenti, in questo tipo di bottiglie si nota la mancanza di spalla proprio perché, a differenza dei vini rossi, quelli bianchi non depositano sedimenti sul fondo.

Marsalese

Di colore marrone o nero, questa bottiglia in vetro è utilizzata per conservare il marsala, da cui deriva appunto il suo nome.

Albeisa

Di colore scuro è anche l’Albeisa, una tipologia di bottiglia in vetro utilizzata per la conservazione dei vini del Piemonte, che richiedono un affinamento prolungato.

Borgogna o Borgognotta

Verde è invece il colore della Borgogna o Borgognotta, bottiglia da vino che prende nome dalla regione omonima, conosciuta per i suoi grandi vini.

Questa tipologia di bottiglia da vino, caratterizzata dalla spalla pronunciata per arginare eventuali fuoriuscite, è utilizzata sia per la conservazione dei vini bianchi che dei rossi.

Bocksbeutel o Pulcianella

Colore verde e forma panciuta, questa tipologia di bottiglia è utilizzata per la conservazione dei vini della Franconia.

Porto

Questo tipo di bottiglia, di colore verde o marrone, si utilizza invece per contenere vini liquorosi come il Porto o lo Sherry, da cui appunto deriva il suo nome.

Anfora

Poco utilizzata in Italia, se non per alcune tipologie di vino liquoroso, questa bottiglia da vino è tipica della Francia ed è particolarmente indicata per la conservazione dei vini della Provenza.

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