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Chiunque possieda un vigneto ha dovuto fare i conti con il problema degli uccelli. L’uva rappresenta infatti una grande attrattiva per storni, merli, tordi e passeri, i quali, senza le dovute precauzioni, rovineranno immancabilmente il raccolto.

Prima di analizzare più a fondo il problema e scoprire come proteggere l’uva dagli uccelli, ricordiamo che ci sono alcune leggi a tutela degli animali, fra le quali citiamo la Legge federale sulla protezione degli animali (vedi art. 26), la Legge sulla caccia (vedi art. 17) e la Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio (vedi art. 18). Per non ricorrere a persecuzioni penali è importante che il metodo di protezione scelto sia posizionato correttamente e non abbia alcuna conseguenza negativa sulla fauna (ad esempio nel caso in cui un animale rimanga intrappolato).

Il problema degli uccelli

Se non si ricorre ad un metodo di protezione adeguato, come ad esempio l’uso di reti di cui parleremo nel prossimo paragrafo, gli uccelli rappresentano un problema di notevole importanza per le coltivazioni di uva.

Nonostante solo una minoranza delle specie di uccelli sia in grado di causare danni al vigneto (nello specifico i danni sono causati da storni, merli, tordi e passeri), questa minoranza è in grado, ogni anno, di causare danni di importante entità, sia in termini qualitativi che quantitativi.

L’uva è, infatti, un frutto estremamente attraente per gli uccelli la cui dieta è principalmente costituita dal consumo di bacche. In particolare, le specie di uccelli dalle dimensioni più grandi si cibano di acini interi; le specie più piccole, come il passero, creano solo delle piccole aperture negli acini: ricettacolo di batteri e marciume.

Insomma, l’intero raccolto rischia di andare perduto se non protetto: ma come proteggere l’uva dagli uccelli? Ci sono numerosi metodi fra cui scegliere, il principale dei quali comprende l’utilizzo di reti.

Vediamo allora quali sono le possibilità di reti fra cui scegliere e come devono essere utilizzate per consentire una protezione adeguata.

Le reti

Le reti si distinguono principalmente in reti laterali e reti di copertura integrale. Inoltre, è possibile scegliere reti monouso e reti riutilizzabili.

Prima di andare nel dettaglio per vedere quali siano le differenze tecniche fra questi tipi di rete, è importante ricordare la regolare generale di preferire delle reti che siano flessibili e dai colori vivaci, facilmente visibili, come ad esempio un blu luminoso. Questa precauzione aiuta a diminuire il pericolo di danneggiare gli uccelli o altre specie di animali (ed essere dunque perseguibili penalmente, in virtù delle norme precedentemente citate).

  • Reti riutilizzabili

Questo era il tipo di rete più utilizzato fino a qualche anno fa. Oggi le aziende utilizzano principalmente quelle monouso.

Le reti riutilizzabili vengono posizionate con l’aiuto di una struttura di supporto, che permette di tendere più facilmente la rete sopra i filari, nonché di toglierla con minori intralci.

Lo svantaggio principale nell’utilizzo di questo tipo di rete è che impediscono l’utilizzo contemporaneo di macchine su più filari. Questo rappresenta, insieme alla necessità di strutture di sostegno ed al costo elevato, uno dei motivi per cui oggi vengono preferite le reti monouso.

  • Reti monouso

Come abbiamo già menzionato, questo tipo di rete è quello maggiormente utilizzato dalle aziende. Queste sono più pratiche rispetto alla versione riutilizzabile ed il costo è minore, nonostante sia ancora abbastanza elevato.

  • Reti laterali

Le reti laterali esistono sia nella versione riutilizzabile, sia monouso. La loro larghezza è di circa un metro e mezzo, e sono finalizzate a proteggere lateralmente la zona del grappolo.

Le reti laterali hanno il pregio di non limitare in alcun modo l’uso contemporaneo di macchinari in più filari; inoltre è molto raro che gli animali restino imprigionati in questo tipo di rete.

È possibile posare queste reti con l’aiuto di appositi macchinari, così da velocizzare i tempi e diminuire la necessità di personale addetto.

  • Reti di copertura integrale

Le parcelle la cui esposizione ai rischi di danni da uccelli è maggiore vengono solitamente protette da reti di copertura integrale, piuttosto che laterale. Questo tipo di rete è utilizzato più spesso nella versione monouso.

L’uso delle reti di copertura integrale è ristretto a dove strettamente necessario, in quanto presenta il grave difetto di impedire l’utilizzo contemporaneo di macchinari su più filari.

Regole e consigli per l’utilizzo delle reti

Ora che siamo a conoscenza delle tipologie di reti esistenti e delle loro principali caratteristiche, ecco qualche consiglio su come utilizzarle al meglio per ottimizzare i risultati.

Per prima cosa, bisogna valutare la zona e quale metodo protettivo sia il più adatto. In alcuni vigneti, ad esempio, può essere sufficiente un metodo dissuasivo, come i nastri di plastica di cui parleremo in seguito. Fra le reti, sono invece da preferire quelle laterali. Inoltre, è importante optare per colori vivaci e consistenza morbida.

Le reti (o, in generale, il metodo scelto), devono essere posate all’inizio dell’invaiatura. Devono essere rigorosamente ben tese e fissate saldamente. Un consiglio utile è quello di far sì che i bordi si sovrappongano, in modo da limitare la presenza di aperture.

Le reti devono essere abbastanza sollevate dal suolo e con le estremità arrotolate e ben fissate, così da limitare il rischio che i bordi presentano per gli animali (come ad esempio i ricci).

Infine, ricordiamo l’importanza di controllare le reti con costanza e regolarità, così da evitare che gli animali vi restino intrappolati (e conseguentemente feriti). Questo punto è di estrema importanza, in quanto i danni alla fauna, se non si prova di avere attuato ogni possibile azione preventiva, sono perseguibili penalmente in virtù delle normative citate in introduzione.

Metodi alternativi

Oltre alle reti, esistono altri metodi per proteggere l’uva dagli uccelli. Di seguito riassumeremo brevemente alcuni dei metodi più diffusi:

  • Nastri: un’alternativa alle reti è quella di posizionare dei nastri di plastica colorata ad un paio di metri di altezza sopra i filari, così da spaventare gli uccelli e dissuaderli dall’attaccare il raccolto.
  • Spray repellente: da riapplicare regolarmente, specialmente in caso di pioggia.
  • Sistema acustico: infine, un altro metodo è quello di utilizzare apparecchi che simulano grida di uccelli, che dissuadono efficacemente gli uccelli dall’avvicinarsi al vigneto.

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