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Quando mangi l’uva elimini i semi?

Probabilmente dopo che leggerai questo articolo cambierai abitudini. Devi sapere che i semi dell’uva fanno bene alla salute più di quanto tu possa immaginare.

Scopriamo insieme le proprietà benefiche e come mangiare i semi di uva.

I semi dell’uva si possono mangiare

Molte persone scartano i semi dell’uva perché amarognoli oppure perché pensano possano nuocere alla digestione o che siano addirittura dannosi. In realtà, come la buccia, anche i semi sono un ingrediente molto nutriente, importante per la salute dell’organismo, e ricchissimi di antiossidanti.

Piccoli e croccanti, i semi, chiamati anche vinaccioli, sono commestibili; possono infatti essere ingeriti insieme all’acino oppure assunti in altri modi che vi spiegheremo tra poco.

Ogni acino contiene da 2 a 4 semi che hanno un ruolo importante anche nel processo della produzione del vino, visto che contribuiscono a determinare le proprietà organolettiche della bevanda finale. Ma perché fanno bene alla nostra salute?

I semi dell’uva fanno bene?

Gli acini andrebbero mangiati interi perché secondo alcuni studi i semi dell’uva contengono composti vegetali come il polifenolo proantocianidine, un potente antiossidante che rallenta l’invecchiamento cellulare e avrebbero anche delle proprietà anti-cancerogene. Ecco perché i semi dell’uva fanno bene:

  • Contengono vitamina E, polifenoli e olii che sono utili per l’eliminazione delle tossine e per la riduzione dei radicali liberi presenti nel corpo.
  • Grazie ai flavonoidi prevengono l’invecchiamento precoce dei tessuti, degli organi e delle cellule.
  • Aiutano a migliorare la circolazione sanguigna.
  • Mantengono il corpo e la pelle più giovane, prevenendo le macchie e le rughe, e rendono i capelli più sani e forti.
  • Ci proteggono dall’inquinamento, dal fumo di sigaretta e altri agenti nocivi.
  • Oltre che antiossidante, i flavonoidi contenuti nei semi e nella buccia dell’uva svolgono un’azione antinfiammatoria. Quindi mangiare i semi di uva aiuta a diminuire gli stati infiammatori responsabili di molte patologie.
  • Migliorano la salute del cervello e dei vasi sanguigni. Proteggono dall’insorgenza di malattie neurodegenerative, prevengono le malattie cardiovascolari e riducono il rischio di tumori.
  • Contrastano il gonfiore agli arti inferiori. Alleviano la sensazione di gonfiore e di pesantezza alle gambe, di cui soffre chi svolge una vita sedentaria o chi trascorre troppe ore in piedi o seduto. Alleviano anche i dolori causati dall’artrite.
  • Contengono melatonina, un ormone utile a regolare i ritmi circadiani del sonno.
  • Rafforzano la vista, magari affaticata dall’utilizzo dei dispositivi digitale, e rinforzano il sistema immunitario, grazie al contenuto di vitamina E e C.

Sono sufficienti adesso i motivi per mangiare i semi di uva anziché scartarli? Dell’uva non si butta via niente a quanto pare.

Non è tutto, oltre a questi benefici, i semini sono anche lavorati per l’estrazione di nutrienti olii ottimi per la pelle e la salute dell’organismo. L’olio di vinaccioli è possibile applicarlo sulla cute, capelli e unghie oppure può essere utilizzato come ingrediente in cucina.

Come mangiare i semi di uva?

Ora che abbiamo elencato i vari motivi per cui sarebbe un bene non buttarli, vediamo come mangiare i semi di uva. La risposta potrebbe sembrare banale: basta ingerirli assieme al chicco d’uva (dopo averlo lavato) per godere di tutti i benefici che è in grado di apportare. Questo è vero, ma non è l’unico modo.

In erboristeria è possibile acquistare l’estratto di semi d’uva o trovarli sotto forma di compresse.

Un altro modo per assumerli è estrarre i semi dell’uva, lavarli e lasciarli essiccare per poi aggiungerli ai frullati, centrifughe e succhi, sia interi che tritati. C’è anche chi li lascia a mollo in acqua per 24 ore prima di ingerirli. L’importante è che, se assunti interi, devi masticarli bene, perché altrimenti sono difficili da digerire. È possibile anche macinarli e cospargerli su un’insalata.

Se bevi l’estratto di semi d’uva, la dose consigliata è di circa 300 mg al giorno.

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