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Il vino è un prodotto deperibile in grado di conservarsi a lungo ed evolvere con l’invecchiamento, mantenendo intatte le sue qualità organolettiche persino migliorandole con il tempo.

Tuttavia, una volta aperta, la bottiglia che lo contiene espone il vino a contatto con l’ossigeno fino a causarne l’ossidazione, i cui effetti intaccano le sue proprietà e la composizione fino a renderlo sgradevole al palato.

Saper richiudere correttamente una bottiglia e conservare nel modo giusto il vino aperto è dunque il primo passo per preservarne nel tempo i sapori e gli aromi, offrendo un’esperienza di degustazione piacevole.

Ecco alcuni consigli utili per imparare a richiudere una bottiglia di vino nel modo giusto e gli strumenti ideali per imparare a conservare il vino aperto.

Perché chiudere una bottiglia di vino aperta: regole generali e consigli pratici

Come si è detto per conservare nel modo giusto un vino all’apertura della bottiglia è indispensabile considerare il processo di decomposizione che esso subisce a contatto con l’aria, l’ossigenazione appunto.

Se è vero, infatti, che il vino imbottigliato e chiuso, in assenza di contatto con l’ossigeno, mantiene intatte le sue proprietà organolettiche, è altrettanto vero che una volta aperta la bottiglia il contatto con l’aria ne provocherà un’alterazione in modo differente a seconda della tipologia di vino.

In particolare, non tutti i vini si conservano nello stesso modo dopo l’apertura e, in generale, più a lungo saranno esposti al contatto con l’aria più l’ossigeno andrà ad intaccare le proprietà fino a provocarne l’acidificazione.

In generale, ad un tasso alcolico e zuccherino elevato corrisponde una maggiore conservazione del vino aperto, come avviene nel caso dei vini dolci quali il passito, che, se richiuso nel modo corretto, può durare parecchie settimane senza alcuna alterazione di gusto.

Ovviamente ad una qualità superiore dei vini aperti corrisponderà un periodo di conservazione maggiore in cui il contenuto della bottiglia preserverà il suo bouquet aromatico.

Al contrario, un vino da tavola o di bassa qualità, quando mal conservato, tenderà a perdere il suo aroma molto rapidamente, deteriorandosi più velocemente.

Il contatto del vino con l’aria lo espone, infatti, a batteri che lo trasformano in acido acetico, mentre l’aria agisce stimolando i tannini e alterandone il sapore.

Ecco perché è importante conservare il vino aperto e minimizzare la quantità di ossigeno con cui esso entra in contatto una volta aperta la bottiglia.

Vediamo quindi come conservare una bottiglia di vino aperta, dai modi più efficaci per richiuderla ai luoghi ideali per custodirla e preservarne il contenuto.

Come conservare un vino aperto: strumenti utili e luoghi ideali

Il modo migliore per conservare un vino aperto è utilizzare gli strumenti adatti per chiudere ermeticamente la bottiglia aspirandone l’aria per impedire ogni contatto con l’ossigeno.

Ecco i cinque migliori metodi per richiudere una bottiglia di vino e preservarne sapore e aroma:

Tappo di sughero

Utilizza il tappo di sughero per richiudere bene la bottiglia una volta aperta, assicurandoti che non sia danneggiato prima di introdurlo.

Per evitare qualsiasi passaggio d’aria nel tappo è necessario prestare attenzione con l’uso del cavatappi all’apertura della bottiglia, che non dovrà penetrare per intero il sughero.

Carta da forno

In caso di danneggiamento del tappo di sughero, è possibile utilizzare la carta forno per avvolgerlo ed evitare che alcuni frammenti cadano all’interno della bottiglia nel momento di richiuderla.

Per utilizzare questo metodo sarà necessario avvolgere il tappo con un pezzo di carta forno della stessa lunghezza al fine di coprirlo, per poi spingerlo all’interno della bottiglia posizionata su un ripiano rigido e stabile.

Così facendo si potrà conservare il vino aperto senza intaccarne le proprietà e in assenza di sedimenti.

Carta da cucina

Il tappo di sughero può essere a volte instabile, in questo caso è possibile creare un tappo sostitutivo utilizzando scotch o carta da cucina trasparente.

Sarà sufficiente arrotolare su stesso un foglio e dargli la forma di un tappo ed usare lo scotch nella parte finale per renderlo più stabile, poi avvolgere il rotolo in un pezzo di carta da cucina trasparente e inserire il tappo così creato nel collo della bottiglia per metà lunghezza.

Sostituire poi il rotolo con un tappo nuovo prima di conservare correttamente la bottiglia di vino.

Tappo di gomma

Per evitare infiltrazioni d’aria all’interno della bottiglia il tappo di gomma è uno degli strumenti più efficaci in quando evita l’ossidazione e richiede uno sforzo minimo per essere riposizionato all’interno del collo della bottiglia una volta aperta.

Pompetta sottovuoto

Per ridurre il contatto del vino con l’ossigeno, è possibile richiudere la bottiglia aperta con una pompetta sottovuoto, che, attraverso dei tappi di gomma, assorbe l’aria contenuta al suo interno e mantiene inalterate le proprietà del vino più a lungo.

Una volta scelto il metodo per richiudere correttamente una bottiglia aperta, è necessario conservare il vino in un luogo adatto e rispettare alcune regole fondamentali per preservarne le caratteristiche.

Ecco alcuni metodi e consigli per conservare al meglio il vino aperto:

  • Lontano da fonti di calore e di luce
  • In frigorifero, anche in caso di vino rosso, per rallentare il processo di ossigenazione con le basse temperature:
  • In posizione verticale per ridurre la superficie di vino esposta all’aria.
  • In assenza di sbalzi di temperatura
  • Travaso del contenuto, da effettuarsi per rallentare l’ossidazione trasferendo in una bottiglia più piccola una ridotta quantità di vino avanzato. In questo modo il vino aperto potrà durare per altri 3-5 giorni circa, a meno che non si tratti di vini frizzanti o champagne, che, invece, richiederanno tappi specifici per mantenere freschezza una volta aperti.

Ora non resta che brindare..con Cantine di Dolianova naturalmente!

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