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Per chi non è pratico, aprire una bottiglia di vino può risultare abbastanza complesso, soprattutto nel caso vi sia un tappo diverso dai più semplici ed intuitivi tappi a vite.

In particolare, in questo articolo spiegheremo come aprire una bottiglia di vino con tappo di plastica; prima però scopriamo qualcosa di più sui diversi tipi di tappo utilizzati per chiudere le bottiglie di vino.

I diversi tappi per le bottiglie di vino

Se in passato il vino, specialmente se di qualità, era indiscussamente associato al tappo di sughero, oggi la scarsità mondiale di sughera ed il conseguente aumento del prezzo del materiale ha portato il mondo del vino a prendere in considerazione tappi alternativi.

Le Cantine di Dolianova, ad esempio, utilizzano per molte bottiglie tappi alternativi ottenuti da materie prime rinnovabili e sostenibili ricavate dalla canna da zucchero: i tappi sono completamente riciclabili e ideali per chiudere vini fermi di ottima qualità destinati all’invecchiamento.

Se istintivamente si è portati ad associare i tappi di sughero a vini di qualità ed i tappi alternativi a vini scadenti, è importante ricordare che spesso questa associazione non ha alcun fondamento empirico: ogni tappo ha caratteristiche diverse e si dimostra più o meno adatto a seconda dei casi. Cerchiamo allora di fare chiarezza sulle caratteristiche dei tappi alternativi più diffusi, in particolare ci concentreremo su:

  • tappi di vetro;
  • tappi a corona;
  • tappi a vite;
  • ed infine tappi sintetici (in plastica) di cui poi scopriremo come procedere all’apertura.

Non ci concentreremo in questa sede sui notissimi e classici tappi di sughero naturale, di cui diremo semplicemente che il loro uso, di origini antichissime, è dovuto principalmente alle caratteristiche di elasticità e microporosità del materiale, quest’ultima capace di permettere al vino di ossigenare con estrema lentezza e dunque di amplificarne le caratteristiche organolettiche.

Tappi di vetro

Utilizzare tappi di vetro come alternativa ai classici tappi di sughero ha notevoli vantaggi:

  • i tappi di vetro non si rovinano col passare del tempo;
  • il vetro è un materiale che si presta benissimo alla conservazione del vino in quanto è perfettamente sterile;
  • la stappatura è semplice e non necessita di alcun attrezzo;
  • il tappo può essere riutilizzato illimitatamente per richiudere la bottiglia;
  • il vetro è un materiale ecologico;
  • la guarnizione e la capsula dei tappi di vetro danno una completa ermeticità;
  • i vini tappati con un tappo di vetro hanno una maturazione ed una qualità organolettica perfettamente pari a quelle dei vini tappati con il classico tappo in sughero.

Insomma, se i tappi di vetro hanno così tanti vantaggi, come mai le bottiglie di vino non sono tutte tappate in tal modo? La risposta è semplice e riguarda i costi, sia relativi ai tappi stessi, sia alla creazione di bottiglie ad hoc e tappatori specifici.

Tappi a corona

I tappi a corona sono perfetti per resistere alla pressione del gas: ecco perché sono solitamente utilizzati per bevande frizzanti e, con l’aggiunta di un liqueur de tiragee e della bidule, sono comunemente impiegati per chiudere le bottiglie di spumante prima che queste siano pronte alla vendita. Al momento della messa in commercio i tappi a corona verranno poi sostituiti con il classico tappo in sughero da spumante.

Tappi a vite

I tappi a vite sono composti da una capsula esterna in alluminio al cui interno si trova una guarnizione (formata da uno strato di polietilene, uno strato ed una pellicola interna di resina sintetica) con funzione isolante.

Al contrario di quanti molti pensano, l’uso dei tappi a vite per il vino offre risultati qualitativi più che ottimi, in alcuni casi addirittura superiori a quelli dei tradizionali tappi di sughero naturale. Per questo motivo, molti consorzi hanno modificato il proprio disciplinare per far sì che sia possibile chiudere con tappo a vite anche i vini DOCG.

Tappi sintetici (in plastica)

I tappi sintetici, che nel prossimo paragrafo spiegheremo come aprire, vengono creati con polimeri termoplastici espansi a caldo, a volte lubrificati superficialmente con materiali siliconici.

I tappi sintetici, più semplicemente definibili tappi in plastica, hanno molti vantaggi:

  • sono sterili;
  • sono abbastanza isolanti;
  • non si rovinano facilmente.

Tuttavia, un punto a sfavore consiste nell’assenza di microporosità: per dirla in poche parole, i vini tappati con tappi sintetici non invecchiano bene.

Come aprire una bottiglia di vino con tappo di plastica in 5 passaggi

Il procedimento per stappare una bottiglia di vino con tappo di plastica è essenzialmente lo stesso dei tappi in sughero.

Ecco come aprire una bottiglia di vino con tappo di plastica in 5 semplici passaggi:

  1. estraete dal cavatappi la lama più piccola e, tenendo saldamente la bottiglia, tagliate orizzontalmente e poi verticalmente la capsula di alluminio che copre il tappo, in modo da rimuoverla;
  2. ora estraete dal cavatappi la spirale autofilettante e puntate la sua punta al centro del tappo;
  3. con un movimento rotatorio spingete la spirale all’interno del tappo per circa 2/3 della sua lunghezza;
  4. aprite la leva più corta del cavatappi e appoggiatela al bordo del collo della bottiglia, poi alzate l’altra parte del cavatappi per far leva ed il tappo dovrebbe sollevarsi. Fatelo uscire il più possibile, poi posizionate la leva più lunga al posto della prima;
  5. infine, dopo aver posizionato la seconda leva, alzate nuovamente il cavatappi per far leva e concludete aiutandovi con la mano fino a che il tappo non sia completamente fuoriuscito.

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