Dopo aver ordinato il vino al tavolo del ristorante, arriva il cameriere con la bottiglia e generalmente chiede chi intende assaggiarlo per primo. In quel momento tra i commensali ci si guarda e si decide quasi a caso chi deve compiere il rituale dell’assaggio.

In realtà, il Galateo stabilisce chi assaggia il vino al ristorante e come: ecco le regole da seguire per evitare situazioni imbarazzanti.

Chi assaggia il vino al ristorante secondo il Galateo

C’è una specie di gerarchia dei possibili degustatori. In primis, se il ristorante lo prevede, è il Sommelier che assaggia il vino perché è colui che conosce la carta dei vini e ogni etichetta ed è in grado di presentarlo al meglio. Il suo parere professionale può essere utile anche al momento della scelta della bottiglia di vino da abbinare alle pietanze. Che ne dite di una bottiglia firmata Cantine di Dolianova?

E se non c’è il Sommelier, in alternativa, chi assaggia il vino al ristorante è colui che ha ordinato il vino, che solitamente coincide con la persona presente alla tavola più esperta in materia; se ciò non fosse, chi ha ordinato la bottiglia delega il compito dell’assaggio al più esperto/a nel settore.

Va detto che anche se è presente il Sommelier, chi ha ordinato la bottiglia può comunque assaggiare in contemporanea per avere un duplice riscontro.

Lo scopo dell’assaggio del vino al ristorante

L’obiettivo dell’assaggio del vino al ristorante, erroneamente a quanto si pensa, non è giudicare se il vino piace o meno, ma capire se è privo di difetti.

È raro riscontrare dei difetti nel vino ma può capitare.

Nel caso in cui la bottiglia non vada bene, perché sa di tappo ad esempio, la sostituzione è d’obbligo; se invece il nettare è in buone condizioni ma non piace il gusto o i profumi, secondo il Galateo, non si dovrebbe chiedere la sostituzione, ma solitamente i ristoranti provvedono al cambio anche in queste situazioni.

Il momento dell’assaggio deve essere rapido e discreto.

Altre regole

Stabilito chi assaggia il vino al ristorante, ricordate che:

  • Il calice va tenuto per lo stelo con pollice e indice, senza alzare il mignolo. Non si tiene la coppa con la mano in quanto si riscalderebbe il contenuto con il rischio che si possa alterare il bouquet del vino.
  • Altra buona norma è asciugarsi sempre le labbra prima e dopo aver bevuto.
  • Per le donne sarebbe opportuno non lasciare impronte di rossetto sul bordo del bicchiere.
  • Non si rovescia la testa all’indietro per bere l’ultimo sorso dal calice.
  • Sono da evitare rumori spiacevoli durante la degustazione.
  • Si può assaggiare il vino una seconda volta se non si è sicuri al primo sorso.
  • Non si fa il brindisi inteso come scontro di bicchieri. Si alza il calice e non si dice “cin cin” o “salute”.
  • Non si deve far roteare vorticosamente il vino nel bicchiere.

Infine, secondo il Galateo, per l’assaggio si riempie il bicchiere di vino per circa ¼.

Per altri consigli leggete Come si assaggia il vino al ristorante. Siamo sicuri che seguendo questi piccoli accorgimenti farete bella figura e il momento dell’assaggio non sarà più stressante.

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