L’oidio, conosciuto anche come mal bianco, è un fungo che colpisce sia le piante ornamentali che quelle orticole tra cui la vite. Si presenta come una polvere biancastra ed è definito ectoparassita perché attacca le foglie dall’esterno anziché dall’interno.
Insieme alla filossera, l’oidio è una delle infestazioni più comuni della vite. Scopriamo insieme come riconoscerla e come combatterla.
Come agisce l’oidio?
L’oidio si serve di prolungamenti, gli austori, per assimilare le sostanze nutritive della pianta senza penetrare all’interno delle cellule colpite. Attacca inizialmente le foglie che si presentano con una patina bianca molto riconoscibile. Con il tempo questa imbrunisce e le foglie si accartocciano fino a cadere.
L’oidio può attaccare tutte le parti della pianta e parte di solito dai tessuti più teneri. Si manifesta sulle foglie più giovani ma può colpire anche i germogli e i frutti. Il fungo causa in questo modo un rallentamento della crescita della pianta, indebolendo la sua attività fotosintetica.
Quali sono le piante più colpite?
Tra le piante ornamentali più attaccate dall’oidio troviamo la rosa di tutte le varietà, ma anche le violette, l’ortensia, le begonie e l’alloro.
Tra le piante orticole troviamo invece la vite di tutte le varietà, ma anche il melo, il nocciolo, le zucchine, le carote e il finocchio.
A seconda della pianta colpita il danno si presenta in modo diverso. Nel caso delle rose, per esempio, si assiste di solito all’accartocciamento e alla caduta delle foglie. Successivamente la pianta si indebolisce e produce meno fiori, più piccoli e a volte deformi.
Nel caso della vite quelli a subire il danno maggiore sono gli acini che crescono più piccoli e perdono solitamente il loro gusto zuccherino. Inoltre, con l’attacco dell’oidio l’acino si spacca favorendo la penetrazione della muffa grigia che ammorbidisce il frutto e lo fa marcire. Nei casi più gravi il grappolo può cadere completamente.
Cosa causa la comparsa dell’oidio della vite?
La comparsa dell’oidio è legata a particolari condizioni climatiche come:
- una temperatura mite, di solito tra i 18 e i 25 gradi;
- un clima ventoso, che favorisce la diffusione del fungo tra una pianta e l’altra;
- un medio livello di umidità.
Si tratta di caratteristiche che troviamo di solito nella stagione primaverile, quando le piante iniziano a germogliare, ma anche nella stagione estiva e nella prima parte dell’autunno, quando le temperature sono ancora miti.
La pioggia limita la comparsa dell’oidio perché lava via le spore dalla pianta. Anche le temperature troppo elevate (al di sopra dei 30 gradi) e la luce diretta ne impediscono lo sviluppo. I raggi ultravioletti riducono infatti l’attività dei conidi, la struttura riproduttiva asessuale dell’oidio.
Come combattere l’oidio?
Per combattere l’attività dell’oidio è importante la prevenzione. Bisogna riconoscere le condizioni in cui il fungo potrebbe svilupparsi e adottare gli accorgimenti del caso.
È fondamentale innanzitutto potare regolarmente le piante: il fungo tende ad attaccarsi ai resti di materia organica, come le foglie e i fiori secchi, per poi ripresentarsi nella stagione successiva. Può essere utile anche mantenere una buona distanza tra una pianta e l’altra per favorire il passaggio dell’aria.
L’irrigazione eccessiva può essere dannosa perché aumenta il grado di umidità e di conseguenza la possibilità che l’oidio si presenti. Meglio annaffiare le piante alla base senza bagnare le foglie che possono essere trattate con prodotti specifici.
Un altro importante accorgimento è utilizzare dei fungicidi naturali a base di zolfo e bicarbonato di sodio, utili specialmente in periodi di alta umidità.
Bisogna tenere a mente che la comparsa dell’oidio avviene raramente prima della fioritura, ma attenzione: se dovesse colpire i frutti può essere difficile eradicarlo, per cui è importante agire prima della sua comparsa. Se la presenza di chiazze bianche si limita alle foglie è possibile fermare l’infestazione con l’utilizzo di un fungicida.
Trattamenti specifici contro l’oidio
Oltre alle soluzioni già citate, di seguito forniamo alcune preparazioni utili a prevenire la comparsa del fungo.
Un metodo efficace è quello di spruzzare acqua con un Ph elevato (8) sulle foglie ogni tre, quattro giorni. Questo consente di disidratare le spore e di danneggiare le pareti dell’oidio.
In alternativa, si può spruzzare l’acqua sulle foglie con una piccola quantità di acqua ossigenata. Questo consente di disinfettare la pianta e di impedire la diffusione del fungo.
Infine, una soluzione utile ma meno conosciuta è servirsi dell’olio di Neem. Si tratta di un fungicida naturale che si può spruzzare sulle foglie della pianta per tenere l’oidio sotto controllo.
Conoscere i rimedi e gli accorgimenti da adottare vi consentirà di preservare la vostra vigna, ma può anche esservi utile nel caso in cui possediate semplicemente qualche pianta ornamentale.