Il guèridon è uno dei protagonisti del servizio enologico. È molto più di un semplice carrello, perché sopra di esso si compiono le delicate operazioni di presentazione, apertura, decantazione e servizio del vino, con uno stile che unisce funzionalità ed estetica.
Raccontiamo cos’è il guèridon, come si utilizza e perché è importante.
Il Guèridon: caratteristiche e funzioni
Il guèridon è il carrello o mobile d’appoggio, utilizzato dal sommelier nel servizio in sala o in enoteca o durante una degustazione (il cosiddetto servizio alla francese). Permette di presentare e servire il vino in modo scenografico e con professionalità al tavolo del cliente. Posizionato accanto al tavolo serve al personale addetto al servizio per svolgere varie funzioni:
- Per presentare i vini. Il sommelier mostra le bottiglie di vino disponibili, descrivendone solitamente le caratteristiche.
- Per decantare il vino (se necessario) davanti al cliente. La bottiglia viene presentata, aperta e decantata per separare i sedimenti e aerare la bevanda per migliorare il suo aroma.
- Per servire il vino. Selezionata la bottiglia, il sommelier si appresta ad aprirla con gli appositi strumenti per poi servire il vino nei calici dei clienti.
- Per appoggiare accessori e strumenti, quali decanter, apribottiglie, cavatappi, secchiello del ghiaccio e tutto quello che serve durante il servizio.
Elegante, compatto e versatile, il guéridon può essere realizzato in legno, metallo o materiali misti, spesso dotato di ripiani e spazi per gli strumenti e di ruote per facilitare il trasporto. Aggiunge un tocco di professionalità al servizio e permette al sommelier di svolgere le operazioni necessarie senza allontanarsi, mantenendo l’attenzione sul cliente e sulla bottiglia.
Origine del termine
“Guèridon” è una parola francese che significa letteralmente tavolino o carrello con piedistallo. Era tipico dell’arredamento francese del XVII secolo e veniva usato come base per lampade o vasi. Con il tempo, questo mobile ha assunto diverse forme. Nel contesto della ristorazione il guèridon indica il tavolino di servizio a tavola e si è evoluto da tavolino ornamentale a carrello da servizio – pur mantenendo l’impronta estetica e la funzione d’appoggio nobile.
Nel XX secolo, il guéridon ha attratto anche l’attenzione dei grandi designer. Tra questi, Jean Prouvé, ingegnere e designer francese, ne ha proposto una rilettura moderna nel 1949 per l’Università di Parigi con il celebre tavolo rotondo in legno Guéridon.
Gli altri accessori indispensabili
Per un servizio impeccabile, il guéridon va supportato da altri strumenti enologici che accompagnano e nobilitano la degustazione. Ecco i principali:
- Cavatappi professionale: a doppia leva o da sommelier, è lo strumento base per un’apertura precisa e sicura.
- Tagliacapsule: per rimuovere elegantemente la capsula senza danneggiare il collo della bottiglia.
- Decanter o caraffa: fondamentale per ossigenare vini importanti o separare eventuali sedimenti nei rossi invecchiati.
- Termometro da vino: per servire ogni vino alla temperatura ideale, rispettandone la tipologia.
- Candela o luce: usata per controllare la limpidezza del vino e l’eventuale presenza di sedimenti durante il travaso.
- Panno bianco: per asciugare eventuali gocce e mantenere pulito il collo della bottiglia.
- Bicchieri professionali: il giusto calice è essenziale per esaltare aromi e struttura di ogni vino.
- Glacette: contenitore termico per mantenere la bottiglia alla giusta temperatura.
- Sciabola da sommelier.
Il guèridon: l’importanza nel servizio enologico
Il guèridon usato con la giusta attenzione consente di regalare un’esperienza coinvolgente e professionale che esalta la qualità del vino. È uno strumento essenziale per chi ama raccontare i propri vini anche attraverso la cura del servizio. Esprime competenza e rispetto per ciò che si sta versando perché ogni bottiglia ha una sua storia da raccontare e il guèridon è il palcoscenico perfetto su cui raccontarla.