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Il vino Moscato è uno dei prodotti del nostro paese più noti e apprezzati, anche all’estero. Il vitigno omonimo era originario del Mediterraneo sud-orientale, poi venne diffuso dai coloni greci. L’uva Moscato è adatta anche a creare i vini passiti, che prevedono però, appunto, l’appassimento dei grappoli (al fine di concentrare aromi, zuccheri e sali minerali).

Il Moscato richiede soprattutto un clima caldo e non troppo piovoso, ma sufficientemente ventilato. È un vino spesso dolce e leggero, ma esistono anche delle varianti dal corpo secco e deciso.

Il marchio D.O.C.

È stato creato il marchio “denominazione di origine controllata” per garantire il rispetto dei corretti metodi di produzione della giusta qualità d’uva che il Moscato (ma anche qualunque altro prodotto enogastronomico speciale) deve possedere. Tra le denominazioni adottate per il vino, questo marchio D.O.C. viene rilasciato solo dopo aver confermato che i requisiti posseduti corrispondano perfettamente allo standard ideale per quella varietà. Questo standard include le caratteristiche organolettiche, la zona di produzione, il vitigno utilizzato, la concentrazione degli zuccheri ecc.

Caratteristiche organolettiche

Tra le caratteristiche distintive del vino Moscato, vi è sicuramente il suo aroma intenso, con note fruttate e floreali. Alla vista presenta colorazioni giallo paglierino, con sfumature tendenti al dorato. Il bouquet dei vini Moscati è ampio e intenso: si va dalle sensazioni balsamiche di menta, salvia, anice e citronella, alle note fruttate e a quelle agrumate. Per quanto riguarda gli aromi floreali, i Moscati comprendono note di sambuco, biancospino e fiori gialli.

Nelle loro versioni più classiche, i Moscati sono vini dolci che ben si accompagnano con i dessert (specialmente quelli lievitati e i budini), e con salumi, carni bianche e secondi a base di pesce. I Moscati in “versione passita”, invece, si accompagnano benissimo alla pasticceria secca.

Il Moscato di Sardegna D.O.C.

Si tratta di un ottimo Moscato nostrano, prodotto dalle Cantine di Dolianova. Ha un colore giallo-dorato, con un profumo molto aromatico. Il suo bouquet è ampio e ricco, con note mielose e speziate. Il sapore è dolce e delicato, e va servito a una temperatura ideale compresa tra i 10 e i 12 gradi. La zona di produzione è quella del territorio circostante la Cantina, con terreni argillosi e un clima sub-arido.

Tutto ciò che c’è da sapere sulle temperatura di servizio

La regola base esiste: al variare della temperatura di un vino, varia anche la percezione che abbiamo dei suoi profumi. Più la temperatura è bassa e meno profumi avvertiamo e viceversa. Con una temperatura più alta, ovviamente, saranno più avvertibili non solo i profumi, ma anche gli eventuali difetti.

A che temperatura va servito il Moscato? Di norma i vini aromatici sopportano bene le basse temperature. Ricordatevi che:

  • A basse temperature, la percezione di amaro, salato e astringenza aumentano. Diminuiscono, invece, le percezioni del dolce e di aggressività dell’alcool, mentre l’acidità risulta più gradevole.
  • Ad alte temperature, aumenta la percezione del dolce e diminuiscono le percezioni del salato e dell’amaro.

L’aromaticità e la dolcezza dei vini da uve Moscato fanno sì che siano degustati al meglio con una temperatura di servizio fresca: 6/8 gradi per gli spumanti dolci, 10/12 gradi per i vini fermi e passiti.

Ci sono alcune regole sulle temperature da ricordare:

  • I tempi necessari per raffreddare o riscaldare un vino dipendono dalla temperatura di partenza della bottiglia.
  • Il vino non va lasciato in frigo per molto tempo, perché si rovinerebbe. Per questo motivo, esistono delle cantinette frigorifere che sono studiate appositamente per far sì che il vino mantenga una temperatura costante.
  • Esistono dei termometri appositi, e dal costo contenuto, per misurare le temperature delle bottiglie e poter quindi servire i vini nelle giuste condizioni.
  • A seconda della temperatura della sala in cui vi trovate, il vino versato nel bicchiere potrebbe acquistare in poco tempo un paio di gradi!
  • La famigerata “temperatura ambiente” (a cui ci si riferisce soprattutto per i vini rossi) non è uno standard, perché appunto dipende dall’ambiente!
  • I vini bianchi traggono vantaggio da temperature più fresche.
  • Se dovete raffreddare velocemente una bottiglia di vino, potete optare per diverse opzioni a seconda del tempo che avete a disposizione. In un’ora o anche più potete raffreddare il vino riponendolo in frigo, ma se avete meno tempo? 15 minuti sono necessari se bagnate della carta da cucina, vi avvolgete la bottiglia e infilate tutto nel freezer. Cinque minuti sono un tempo record, ma vi bastano se mettete una manciata di sale grosso in un contenitore, vi inserite la bottiglia di vino con qualche cubetto di ghiaccio e acqua fresca di rubinetto. Attenzione però: se lasciate la bottiglia nel contenitore, la temperatura continuerà a scendere. Potete usare una glacette se invece volete mantenerla costante!

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