fbpx

Il vin brulè, noto anche come mulled wine (in inglese) o vin chaud (in francese), è una bevanda calda a base di vino rosso, perfetta per il periodo invernale e ottima da gustare durante le festività natalizie. Specialmente nelle zone montane del nord Italia e dell’Europa centrale è infatti usuale trovarla nei mercatini di Natale.

Questa bevanda deliziosa e dal profumo intenso viene aromatizzata con spezie e scorze di agrumi, che variano a seconda della zona in cui viene preparata: chiodi di garofano, cannella, noce moscata, cardamono, pepe o zenzero… c’è chi aggiunge pezzetti di mela e chi solo la scorza di limone e di arancia.

Vediamo come preparare il vin brulè: ricetta, consigli e qualche curiosità.

Che vino usare per il vin brulè?

Per la ricetta del vin brulè utilizzate un vino rosso corposo di qualità e leggermente fruttato, come ad esempio una bottiglia di Jù Rosso Isola dei Nuraghi firmata Cantine di Dolianova. Scegliere un buon vino è fondamentale perché in cottura rilascerà tutti gli aromi e le varie sfumature di sapore.

Il vin brulé ha un grado alcolico basso, intorno al 9% Vol., dovuto all’ebollizione prolungata, e ha diverse proprietà benefiche: è riscaldante, disinfettante e quindi un ottimo rimedio contro il raffreddore e i malanni stagionali.

Si consiglia di farlo cuocere sempre a fuoco basso perché non deve bollire, non si deve bruciare e va mescolato continuamente.

Per quanto riguarda lo zucchero, potete usare sia quello di canna che quello bianco, oppure il miele o altri dolcificanti. L’importante è non esagerare con le dosi, meglio utilizzarne meno all’inizio ed eventualmente aggiungere il resto.

Ecco i passaggi della preparazione del vin brulè, una bevanda calda dal gusto equilibrato, ideale per riscaldarsi nelle fredde giornate invernali in abbinamento a delle caldarroste o ad uno strudel di mele.

Ingredienti

Per 8-10 porzioni vi occorrono:

  • 1 litro di vino rosso
  • 1 limone
  • 1 arancia
  • 1 mela
  • 8 chiodi di garofano
  • 2 stecche di cannella
  • 4 stelle di anice
  • 230g zucchero
  • noce moscata q.b.

Come preparare il vin brulè: ricetta originale

Preparare in casa il vin brulè è molto semplice e vi basterà seguire questi pochi passaggi.

Tagliate la scorza di un limone e di un’arancia, possibilmente biologici, senza includere la parte bianca che donerebbe un gusto amaro.

Tagliate a fette metà arancia con la buccia e una mela. Mettete dentro una casseruola e aggiungete i chiodi di garofano, le stecche di cannella, l’anice stellato. Versate il vino rosso, lo zucchero e un pizzico di noce moscata grattugiata.

Cuocete a fuoco basso per circa 10 minuti per portare a ebollizione, mescolando con un cucchiaio di legno, fino a quando lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Più tempo lo lasciate sul fuoco e meno risulterà alcolico.

Filtrate il vino con un colino a maglie fini.

Non vi resta che servire il vin brulè ben caldo, in tazze o bicchieri resistenti al calore, decorando con pezzetti di frutta e le spezie. Sentirete che profumino delizioso!

Se ne dovesse avanzare, si può conservare in frigorifero per massimo 3 giorni, basterà riscaldarlo nuovamente a fuoco basso prima di servirlo.

Curiosità sul vin brulè

Il vin brulè è una ricetta che ha origini antichissime. La parola vin brulè letteralmente significa “vino bruciato” e veniva usato anticamente come rimedio naturale contro il raffreddore. La sua nascita sembrerebbe risalire alle confraternite dei frati che si dilettavano a realizzare delle bevande alcoliche aromatiche.

Nell’Antica Roma si beveva il “conditum paradoxum” a base di vino, miele e zafferano fatti bollire. Nel Medioevo si preparava invece “l’ippocrasso”, sempre a base di vino e spezie.

La ricetta è stata poi nel corso dei secoli tramandata subendo delle piccole variazioni, ma gli ingredienti base sono rimasti, ovvero gli agrumi, il vino rosso e le spezie.

Pin It on Pinterest

Cantine di Dolianova
come fare vin brulè, ricetta
Come si chiama il profumo del vino?
Vino da abbinare con la zuppa di pesce
Che cos'è la viticoltura e perché è importante
Scopri il nuovo nome del Carignano.
Scopri il nuovo nome del Carignano.
Share This