La ricetta scaloppine al vino bianco, tipica milanese, si rivela perfetta quando si ha poco tempo a disposizione, perché la cottura richiede solo pochi minuti, ma non si vuole rinunciare ad un secondo piatto semplice e gustoso che piace a tutti. L’ingrediente che non può mancare nella ricetta originale è l’erborin, ovvero il prezzemolo in dialetto lombardo.
Le scaloppine sono sottili fette di carne di vitello sfumate con il vino, che possono essere servite con un contorno di patate o di verdure, per ottenere un secondo piatto facile da preparare e buonissimo. La ricetta delle scaloppine può essere realizzata anche con petto di pollo, tacchino o lonza di maiale. Qualunque sia la carne usata, le vostre scaloppine saranno cremose grazie alla presenza del vino e della farina. Esistono anche delle varianti, come quella al vino rosso o senza glutine.
Scopriamo la ricetta per preparare le scaloppine al vino bianco in padella.
Indice dei contenuti
Ingredienti
- 800 g di fesa di vitello a fettine sottili
- Una noce di burro
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco delle Cantine di Dolianova
- Farina
- Sale
- Pepe nero
- Prezzemolo
Preparazione
Preparare questo secondo di carne classico della cucina italiana è semplicissimo.
Battete le fettine di carne con un batticarne per ottenere lo spessore desiderato. Fate sciogliere il burro in una padella e infarinate leggermente entrambi i lati delle scaloppine. Fate rosolare per un paio di minuti a fiamma alta, girandole per far sì che non si attacchino e prendano colore in modo uniforme. Sfumate con il vino bianco secco, potete scegliere tra la linea Top delle Cantine di Dolianova, abbassate leggermente la fiamma e coprite.
Dopo 3-4 minuti per lato, in modo che restino morbide, le scaloppine saranno cotte. Prima di spegnere il fuoco, aggiungete un pizzico di sale, unite un po’ di pepe macinato al momento, il succo di limone, burro e, quando il tutto sarà diventato cremoso, il prezzemolo tritato. Fate insaporire per un minuto e togliete la padella dal fuoco. Quando la salsa diventa cremosa potete servire subito le scaloppine al vino bianco.
Se vi accorgete che la cremina è troppo liquida, sciogliete un cucchiaio di farina in un po’ d’acqua e versate nella pentola lentamente e mescolando per bene. In questo modo si addenserà subito.
Non solo in padella, le scaloppine al vino bianco possono essere cotte anche al forno. Mettete le fettine di carne su una teglia imburrata con vino, se volete anche brodo vegetale, sale, limone e prezzemolo tritato. Cuocere in forno preriscaldato a 160° per circa 10 minuti. Controllate la cottura per non far seccare le scaloppine.
Oltre al prezzemolo, potete aromatizzarle con un trito delle erbe aromatiche che preferite, come rosmarino, salvia, timo, maggiorana o dragoncello secchi.
Come si conservano le scaloppine al vino bianco
Possono essere lasciate in frigorifero per pochi giorni se chiuse in un contenitore o coperte da pellicola. Basterà riscaldare la carne in una padella antiaderente o in una teglia da mettere in forno solo qualche minuto.
Variante senza glutine
Se siete intolleranti al glutine, potete sostituire la farina 00 con una adatta ai celiaci, come quella di riso o di mais, oppure potete preparare le scaloppine al vino bianco senza infarinare la carne.
In questo modo: fate sciogliere una noce di burro in una padella e cuocete la carne su entrambi i lati. Aumentate la fiamma e versate il vino bianco. Quando l’alcol sarà evaporato, le scaloppine senza farina saranno pronte per essere portate in tavola. Non si formerà ovviamente quella salsa cremosa che caratterizza la classica ricetta delle scaloppine.
Cosa abbinare alle scaloppine al vino bianco?
Potete servire le scaloppine al vino bianco con 400 g di funghi champignon o con il tipo di fungo che preferite. Sarà sufficiente lavare i fughi, affettarli e metterli in una padella con uno spicchio d’aglio, da togliere successivamente, e il burro. Salate, sfumate con il vino bianco e lasciare cuocere per una decina di minuti. Preparate la carne come scritto in precedenza e servite le scaloppine con i funghi.
