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Il brasato è un succulento secondo piatto a base di carne particolarmente apprezzato per il suo gusto intenso che lo rende una delle portate più apprezzate nel panorama gastronomico italiano.

Preparato con una cottura lenta, che ben si adatta alla carne rossa di manzo, questa ricetta tipica piemontese si è diffusa in tutte le Regioni, dove è diventata protagonista della tavola in abbinamento a spezie, verdure in accompagnamento a vini importanti.

Prima di conoscere qual è il vino ideale da abbinare al brasato, vediamo come preparare questo piatto di carne raffinato per assaporarne le qualità.

Come si prepara il brasato: dalla cottura alla marinatura

Tradizionalmente accompagnato con la polenta, il brasato si prepara con una cottura lenta ed elaborata che consiste nell’immergerlo all’interno del liquido di cottura con vino rosso e brodo di carne.

Il segreto per preservare la tenerezza di questa carne rossa ed esaltarne il sapore è proprio la marinatura in frigorifero, dove per una notte intera il manzo assorbe gli aromi di verdure, spezie ed erbe aromatiche, immerso nel vino rosso, in seguito utilizzato per la cottura in pentola.

Lo stesso liquido di cottura può essere poi utilizzato come un vero e proprio sugo per condire il brasato cotto e tagliato a fette, dopo un’adeguata filtratura o frullando semplicemente le verdure con il fondo del condimento per aggiungere densità.

Brasato e cottura: quale taglio scegliere

Per una cottura ottimale il brasato si prepara con un taglio di qualità, che andrà valorizzato con una preparazione particolare che richiede alcuni fondamentali accorgimenti.

La regola fondamentale per ottenere un buon risultato è infatti la scelta della carne, che dovrà essere adatta ad una cottura lenta, anche superiore alle due ore.

Il taglio ideale sarà dunque lo scamone o il cosiddetto cappello del prete ossia la parte del manzo ricavata dalla spalla del bovino adulto oppure la guancia, altrettanto morbida e adatta per le lunghe preparazioni.

Le parti scelte per la preparazione del brasato sono cotte in modo lento con un mix aromatico ottenuto dalle verdure utilizzate per il soffritto, da odori e spezie, come alloro e chiodi di garofano e dall’aggiunta di un vino di buon corpo ed elevata profumazione.

Il vino rosso utilizzato per preparare il brasato è necessario sia per la marinatura che per la cottura della carne, ecco perché diventa fondamentale scegliere quello che ne valorizzi al meglio il gusto.

Vediamo dunque qual è il vino ideale da abbinare al brasato e quali sono le migliori etichette per accompagnare questo piatto di carne senza appiattirne il gusto.

Il vino da abbinare al brasato: quale scegliere

Il vino ideale da abbinare al brasato deve essere in grado di accompagnare il sapore deciso del piatto esaltandone gli aromi e la profumazione con eleganza e raffinatezza.

L’uso di aromi e il condimento a base di spezie e cipolle, che spesso accompagnano questo piatto rendendolo particolarmente intenso, richiedono un vino altrettanto corposo, non troppo giovane ma soprattutto dotato di un adeguato bouquet aromatico.

Il vino da abbinare al brasato è un rosso di buona struttura ed alcolicità, come il Cannonau di Sardegna Doc che si sposa alla perfezione con piatti a base di carne di consistenza morbida e delicata dal sapore deciso.

Questo vino rosso, di carattere, è in grado, infatti, di richiamare alla perfezione le note speziate del piatto, permettendo a chi lo degusta di coglierne le sfumature di gusto e assaporarne la succulenza.

Dotato di buona complessità, il Cannonau di Sardegna Doc è un vino equilibrato e dotato di una buona astringenza, perfetta per ripulire il palato dall’untuosità del piatto.

Intenso e profondo, l’Anzenas, Cannonau di Sardegna Doc firmato Cantine di Dolianova, è il vino ideale per accompagnare piatto dal gusto forte e intenso come il brasato, ideale se assaporato alla temperatura di 18°C-20°C.

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