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Realizzare la fotografia di una bottiglia di vino è un esercizio che richiede una cerca capacità, anche da parte di un fotografo dilettante. Scopriamo nel dettaglio qual è l’approccio ottimale per scattare una buona fotografia di una bottiglia di vino, da utilizzare come ricordo sul proprio smartphone o per far sapere ai nostri amici qual è l’ultimo vino da noi gustato.

Come si scatta la foto di una bottiglia di vino

Scattare una fotografia di una bottiglia di vino richiede massima attenzione ai particolari e una adeguata preparazione tecnica e artistica. Analizzando nel dettaglio una classica bottiglia, si può suddividerla in quattro sezioni specifiche che devono essere esaltate dalla foto: il liquido contenuto ovvero il vino, il vetro della bottiglia, l’etichetta e il tappo. Un bravo fotografo deve saper valorizzare questi quattro elementi. Suggeriamo quindi di ragionare separatamente su ciascuno di questi elementi per riuscire a ottenere un risultato finale di qualità. Ogni elemento deve essere valutato per decidere sia la corretta illuminazione che l’angolazione migliore da cui scattare.

Il vino

Per esaltare al meglio le caratteristiche del vino bisogna valutarne il colore: è un vino bianco chiaro o un rosso più scuro e impenetrabile? Se si deve fotografare una bottiglia in cui il vino è ben visibile bisogna cercare di porre l’attenzione sul liquido e sul contenuto. Il principale consiglio è quello di dotarsi di un’apposita fonte di luce posizionata posteriormente alla bottiglia e scegliere  un’angolazione che deve guardare da un punto di vista laterale rispetto alla stessa bottiglia. In questo modo, si ottiene la luce necessaria per esaltare il colore del vino e consentire di apprezzarne il colorito originale. Tra l’altro, mettendo una fonte di luce lateralmente e dietro la bottiglia, si riesce a creare delle sfumature differenti per quanto riguarda il colore. Con questo semplice trucchetto si riesce a ottenere un aspetto tridimensionale che certamente aiuta ad aumentare la sensazione di qualità della foto.

Il vetro della bottiglia

Il vetro della bottiglia, proprio per le sue caratteristiche fisiche, è l’elemento più difficile da gestire. Il migliore approccio in questa situazione è quello di riuscire ad avere uno schema di luce adeguato al vetro della bottiglia per creare un riflesso che percorra longitudinalmente tutta la bottiglia, mettendo in evidenza la sua superficie lucida e riflettente. Grazie a questo genere di scelta tecnica si avrà una bottiglia che offre un risultato armonico alla vista, con una certa brillantezza. Per fare questo, bisogna ottenere la giusta luce, in particolare bisognerà aggiungere alla luce posteriore che abbiamo utilizzato per esaltare il liquido, anche altre fonti posizionate sia frontalmente che ai due lati. Insomma, si deve avere luce su tutte le varie superfici laterali della bottiglia. Non è possibile indicare una scelta ottimale per quanto riguarda la tecnica del riflesso, bensì bisogna valutare situazione per situazione, in base alla conformazione della bottiglia e dello sfondo utilizzato. Infatti, un conto è utilizzare uno sfondo completamente bianco e un altro è utilizzare uno sfondo che presenti una tonalità più marcata. Starà a voi, posizionando le luci, trovare la soluzione ideale per realizzare la foto che avete in mente.

Come esaltare l’etichetta della bottiglia

Il terzo elemento che deve essere fotografato separatamente per ottenere un lavoro di qualità è l’etichetta. Ovviamente, si tratta di un elemento importantissimo che fa direttamente riferimento all’azienda e che ne aumenta il prestigio. Il logo dell’azienda e i testi riportati in etichetta devono essere messi in risalto permettendo l’immediata riconoscibilità dell’azienda e del prodotto. Bisogna fare in modo che tutte le scritte, compreso il logo, siano perfettamente leggibili. Bisogna quindi dare dare la possibilità a chi guarderà la foto di leggere correttamente quanto riportato sull’etichetta con spiegazioni sulla qualità del vitigno, della storia dell’azienda, la percentuale alcolica del vino e così via. Un altro aspetto molto importante e che spesso non viene preso in considerazione da chi effettua la foto di una bottiglia, è quello di dare anche il giusto risalto alle lavorazioni presenti sull’etichetta come la minazione dorata oppure la sovrastampa. Il consiglio è quello di porre delle fonti di luci lateralmente alla bottiglia e frontalmente, il che permetterà di esaltare l’etichetta con riflessi e sfumature ottimali. Per quanto riguarda le lavorazioni presenti sull’etichetta, un ottimo approccio è quello di effettuare un primo piano molto zoomato per una foto da abbinare a quelle precedenti, che racconti nel dettaglio le lavorazioni dell’etichetta.

Il tappo oppure la capsula

La foto della bottiglia divino deve curare naturalmente anche la capsula. Anche in questo caso bisogna verificare che la lce metta in risalto consiglio è quello di utilizzare uno schema di luce che sia ottimale per le caratteristiche della capsula e che sia in sintonia con lo schema utilizzato per l’illuminazione del vetro e dell’etichetta. In parole povere, se si è voluto costruire un progetto basato sui riflessi laterali, bisogna continuare in questa direzione offrendo all’utente che vede la foto la percezione di un continuo artistico.

Una foto creata con più foto: la cura dell’ombra e del riflesso

Alcuni professionisti, proprio per al difficoltà di curare in un unico scatto tutti i dettagli di cui abbiamo parlato, preferiscono scattare separatamente i quattro elementi, per poi riunirli in un’unica immagine con un lavoro di postproduzione.
In questo caso, una volta scattate tutte le fotografie che mettono in risalto le varie parti della bottiglia di vino bisogna curare un ultimo elemento per aggiungere ulteriore realismo al risultato finale. Ad esempio, si può prendere in considerazione l’opportunità di aggiungere un’ombra che sia proiettata sul piano di appoggio in cui si trova la bottiglia. In alternativa, si può anche pensare ad un riflesso in luogo dell’ombra. Da rimarcare che, le fotografie realizzate per ogni singolo elemento, in virtù dello schema di luce utilizzato singolarmente, non consentono di ottenere l’ombra, per cui eventualmente si volesse ottenere questo genere risultato, bisognerebbe effettuare una nuova fotografia addizionale per ottenere un’ombra gradevole e con la giusta profondità. Il consiglio finale per avere uno scatto di qualità dal punto di vista tecnico e artistico, è quello di posizionare la bottiglia su un piano ideale per queste esigenze come un foglio di plexiglass di colore bianco lucido. Ovviamente, una volta ottenuti tutti questi scatti, bisognerà elaborare al meglio la fase di post produzione per valutare tutti gli aspetti dei singoli dettagli, magari aiutandosi con applicativi e programmi di fotografia.

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